USA: CORTE SUPREMA CONFERMA CONDANNA RITARDATO MENTALE
20 gennaio 2010: la Corte Suprema degli Stati Uniti ha dato via libera alla condanna a morte di un ritardato mentale, giudicando come adeguato l’operato del suo avvocato difensore.
Holly Wood è stato condannato a morte nel 1994 da un tribunale dell'Alabama, per avere ucciso l'ex fidanzata con un colpo di fucile alla testa, essendo stato difeso da un avvocato d’ufficio appena laureato, al suo primo caso di omicidio, che aveva scelto di non presentare ai giurati le prove dei problemi mentali dell'accusato (che ha il quoziente intellettivo di un bimbo di sette anni).
Il ricorso contro la condanna a morte e' stato pero' respinto per sette voti a due dalla Corte Suprema Usa secondo cui il legale aveva scelto di non presentare le prove del ritardo 'come scelta tattica' e che non si trattava quindi di una 'scelta irragionevole'.
Una corte d'appello aveva annullato la condanna a morte ma la Corte Suprema, con una decisione spiegata dalla nuova giudice ispanica Sonia Sotomayor, ha dato invece luce verde all’esecuzione.
La Corte Suprema Usa ha proibito nel 2002 l’esecuzione di ritardati mentali.
Con un quoziente d’intelligenza compreso tra 59 e 64, il ritardo mentale di Wood sarebbe considerato significativo, tuttavia l’appello davanti alla Corte Suprema tentava di annullare la condanna capitale sulla base dell’incompetenza dell’avvocato piuttosto che sulla disabilità mentale dell’imputato. (Fonti: Afp, ANSA, 20/01/2010)
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