USA: POLEMICHE SULLA ‘LISTA DEGLI INNOCENTI’ DEL DEATH PENALTY INFORMATION CENTER
8 aprile 2010: un “post” del blog di crimeandconsequences.com ha attaccato polemicamente la “Lista degli innocenti” della famosa associazione per i diritti umani “Death Penalty Information Center”. Il post è stato pubblicato poche ore dopo la condanna, in North Carolina, da parte di una Corte Marziale, di Timothy Hennis, che era inserito in quella lista dal 1989.
Hennis, condannato a morte nel 1986 per triplice omicidio, ottenne l’annullamento del processo per un “uso non appropriato di argomentazioni troppo emotive da parte della pubblica accusa”.
Durante la ripetizione del processo del 1989 la difesa riuscì a dimostrare che un vicino di casa delle vittime, che poteva essere sospettato del crimine, somigliava a Hennis, e questo indusse i testimoni oculari a dirsi non più certi dell’identificazione. Questo portò la nuova giuria popolare a votare all’unanimità per l’assoluzione di Hennis.
Il caso si è riaperto nel 2006 quando un test del Dna (tecnologia non disponibile all’epoca dei primi processi) indicò come sicuramente di Hennis il liquido seminale trovato sulla vittima.
Il post ha polemizzato sul fatto che la “lista degli innocenti” contiene sì casi di cui effettivamente si è giunti alla certezza dell’estraneità, ma anche casi di persone di cui non è stata affatto dimostrata l’innocenza, ma solo la “insufficienza di prove”. In realtà, a poche ore di distanza dalla nuova condanna, anche il sito di Death Penalty Information Center aveva riportato con evidenza la notizia, e corretto la “Lista degli Innocenti” aggiungendo, dopo il nome di Herris “Assolto, ma poi di nuovo condannato”.
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