OKLAHOMA (USA): OK A NUOVA SOSTANZA PER INIEZIONE LETALE
19 novembre 2010: Il giudice federale Stephen P. Friot ha approvato l’utilizzo del Pentobarbital per sostituire il Pentothal, la cui penuria a livello nazionale aveva portato in diversi stati ad uno stop delle esecuzioni. Questo significa che oggi termina in Oklahoma la sospensione dell’esecuzione di Jeffrey Matthews che lo stesso giudice Friot aveva disposto il 20 settembre. Ora la Corte d’Appello fisserà una nuova data di esecuzione, procedura che di solito richiede circa 30 giorni. Matthews, 38 anni, bianco, è accusato di aver ucciso nel 1994, durante una rapina, il proprio prozio Otis Earl Short, 77 anni.
Oggi il giudice Friot, dopo aver ascoltato in udienza pubblica sia gli esperti dello Stato che quelli della Difesa coadiuvati dalle associazioni contro la pena di morte, ha emesso la sua ordinanza. “L’uso del Penthobarbital presenta rischi potenziali che sono ben al di sotto del rischio di incorrere in “punizione crudele ed inusuale” (la formula vietata dalla costituzione statunitense, ndt). L’esecuzione di Matthews in origina era fissata per il 17 giugno, e per quella data il Department of Corrections (DOC) aveva previsto di utilizzare i normali farmaci previsti dal protocollo, compreso il sodio tiopentale (Pentothal).
Matthews ottenne due brevi rinvii (fino al 20 luglio, e poi al 17 agosto) da parte del governatore Brad Henry per un ulteriore test sulle impronte digitali. In quell’arco di tempo l’unica dose di Pentothal che l’amministrazione penitenziaria aveva in magazzino superò la data di scadenza, e l’amministrazione annunciò che, non riuscendo a reperirne altre dosi a causa di una carenza che si stava registrando in tutti gli Usa, l’avrebbe sostituita con del Brevital.
I difensori di Matthews presentarono una serie di ricorsi basati sul fatto che il Brevital non è mai stato usato prima per delle esecuzioni, e il suo utilizzo potrebbe quindi rivelarsi “inumano”. Su questa base il 17 agosto, poche ore prima della prevista esecuzione, Friot concesse un rinvio, che sarebbe dovuta scadere il 16 ottobre. Ma il 29 settembre, prima della scadenza prevista, Friot prolungò ulteriormente la sospensione, stigmatizzando “la totale confusione causata dal Dipartimento Penitenziario” che nell’arco di 6 settimane ha cambiato più volte idea su quale anestetico avrebbe utilizzato come primo dei tre componenti dell’iniezione letale. Infatti dopo l’iniziale intenzione di utilizzare il Brevital, il Dipartimento comunicò di aver trovato una dose di Pentothal dal Dipartimento di un altro stato, ma poi si corresse dicendo che a causa dei rinvii dell’esecuzione, quella stessa dose sarebbe servita all’altro stato per effettuare una esecuzione propria, e quindi indicò nel Pentobarbital il nuovo anestetico che sarebbe stato usato per l’esecuzione di Matthews.
Nell’udienza odierna è stato ascoltato l’esperto della difesa, che ha argomentato che il farmaco non è mai stato utilizzato su esseri umani, e quindi non è “censito” dall’ente nazionale per i farmaci, e mancano dati scientifici che chiariscano eventuali effetti collaterali e/o indesiderati.
L’esperto del Department of Corrections, il Dr. Mark Dershwitz, un anestesista, si è invece detto certo che i 5 grammi previsti per la dose dell’iniezione letale “siano comunque una fortissima overdose. Già metà di tale dose porterebbe sicuramente alla cessazione della respirazione e alla morte, ma comunque sia, dopo una dose del genere i rischi che il condannato sia ancora cosciente al momento dell’iniezione del 2° e 3° farmaco sono del tutto trascurabili”.
Il giudice Friot, che ha considerato chiara ed esaustiva la testimonianza del Dr. Dershwitz, ha ricordato che secondo il protocollo dell’iniezione letale in vigore in Oklahoma un medico in possesso di regolare licenza deve essere nei pressi della camera della morte, e che devono trascorrere 5 minuti dal momento dell’iniezione dell’anestetico (in questo caso sarebbe il Pentobarbital), e l’iniezione dei successivi 2 farmaci, quelli deputati a causare la morte.
Fino ad oggi il Pentobarbital è noto per essere usato in Oregon ed in Olanda per l’eutanasia di animali, specialmente cavalli azzoppati.
Subito dopo la decisone di Friot, i difensori di Matthews e quelli di un altro condannato che potrebbe essere giustiziato a breve sono stati visti preparare il ricorso davanti alla Corte d’Appello del 10° Circuito, con sede a Denver. (Fonti: The Oklahoman, 19/11/2010)
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