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Conferenza stampa di presentazione del Rapporto 2011 di Nessuno tocchi Caino |
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NESSUNO TOCCHI CAINO PRESENTA RAPPORTO 2011 SULLA PENA DI MORTE NEL MONDO
4 agosto 2011: è stato presentato, presso la sede di Nessuno tocchi Caino, il Rapporto 2011 sulla pena di morte nel mondo, curato anche quest’anno da Elisabetta Zamparutti. Hanno partecipato alla conferenza il Ministro degli Esteri Franco Frattini, Taïeb Baccouche, Ministro dell’Educazione e Portavoce del Governo tunisino di transizione, la Vice Presidente del Senato Emma Bonino, Marco Pannella, Presidente di NtC, Sergio D’Elia, Segretario di NtC ed Elisabetta Zamparutti. Erano inoltre presenti ambasciatori e rappresentanti di numerose ambasciate straniere. Nel corso della conferenza, il Ministro degli Esteri Frattini ha detto: "Sul caso Mubarak l'Egitto deve dimostrare coraggio evitando la tentazione della vendetta" con una condanna a morte. "Ho provato tristezza per l'immagine di Mubarak in barella al processo soprattutto pensando al fatto che solo un anno fa l'ex leader era riconosciuto nel mondo come un campione nella lotta al terrorismo". Frattini ha invitato l'Egitto a prendere esempio dal caso della Norvegia dove gli estremisti sono stati isolati. "La risposta di Stato non puo' essere la vendetta - ha spiegato il ministro - e dunque l'Egitto eviti di applicare la pena capitale a chi l'ha praticata quando era al potere".
Anche Emma Bonino ha auspicato per Mubarack "una giustizia giusta ma anche umana". Mentre Marco Pannella, Presidente dell’associazione, ha ricordato che anche se "sulla pena di morte stiamo vincendo una battaglia, dobbiamo andare avanti". Sono stati poi letti i messaggi del Presidente Napolitano, dei presidenti di Camera e Senato Gianfranco Fini e Renato Schifani, del vicepresidente del Consiglio Gianni Letta. L'abolizione della pena di morte e' un obiettivo di 'grande valore etico e civilta' giuridica'. E’ un esempio su tutti di 'compostezza e attaccamento alle liberta' democratiche' arriva dalla Norvegia, 'pur ferita da una violenza cieca e insensata', è quanto ha scritto Napolitano in un messaggio inviato a Nessuno tocchi Caino. 'Le liberta' civili, lo stato di diritto e le istituzioni democratiche si difendono piú efficacemente dalle aggressioni violente quando la risposta è all'insegna della civiltà giuridica e del rispetto dei diritti della persona umana', ha aggiunto il Presidente. Una condanna, quella contro il boia nel mondo, che arriva anche dai presidenti di Camera e Senato e dal vicepresidente del Consiglio Gianni Letta che, riconoscendo il grande lavoro svolto dall'associazione, hanno sottolineato come fermare la pena di morte sia un 'imperativo assoluto'. La tutela della persona e' un 'imperativo categorico e assoluto', ha scritto Schifani. Una 'battaglia di civilta' ' anche per Fini, ma c'e' ancora molto da lavorare. Come ha ricordato Gianni Letta, il mondo e' ancora 'orribilmente macchiato dalla pena capitale', ma 'in questa tragica realta' vi sono 'anche segnali che indicano una 'evoluzione verso un maggiore rispetto dei diritti dell'uomo', come ad esempio quelli che arrivano dalla primavera araba. (Fonti: Ansa, Agi, NtC)
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