IRAN. REGIME IRANIANO COINVOLTO IN ATTENTATI TERRORISTICI, VERIFICARE PRESENZA AGENTI IRANIANI ALL’AMBASCIATA ROMA
11 luglio 2018: Una delegazione di oltre venti persone, tra parlamentari, consiglieri regionali, sindaci e attivisti dei diritti umani, molti dei quali iscritti al Partito Radicale e a Nessuno tocchi Caino, ha partecipato il 30 giugno al grande raduno annuale della Resistenza iraniana a Parigi, alla presenza della Presidente eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana Maryam Rajavi e di personalità come Rudy Giuliani, ex Sindaco di New York e Newt Gingrich, ex-portavoce della Camera dei Rappresentanti, oltre a Stephen Harper e John Baird, ex-Primo Ministro e Ministro degli Esteri del Canada, Bernard Kouchner, l’Ambasciatore Giulio Maria Terzi, a capo della nutrita delegazione italiana, Sid Ahmad Ghozali, ex-Primo Ministro d’Algeria, Pandeli Majko, Ministro albanese, il reverendo Rowan Williams, Arcivescovo di Canterbury e Nazir Hakim, Direttore Generale della coalizione dell’opposizione siriana. La delegazione italiana, guidata dall’Amb. Giulio Maria Terzi, si è rivolta oggi al Ministro degli Esteri belga per sostenere la presa di distanza da una politica di accondiscendenza nei confronti del regime iraniano e per esprimere apprezzamento per le indagini che hanno portato a sventare un attentato terroristico alla manifestazione anti-regime di Parigi. Nell’ambito dell’inchiesta è stato infatti arrestato anche Asdollah Assadi, un funzionario iraniano che risulterebbe ricoprire ruoli di intelligence presso l’ambasciata a Vienna dal 2014 ed essere mente dello sventato attacco. Secondo i firmatari della lettera: “Da mesi la Resistenza iraniana denuncia piani, programmi e vaste azioni della teocrazia iraniana contro la Resistenza stessa dall’Albania alla Germania e agli Stati Uniti d’America. Oggi vediamo che quelle denunce hanno una drammatica fondatezza, con indagini che portano a riferire il connotato terroristico al regime stesso. L’accondiscendenza non è mai il modo giusto per trattare con regimi dispotici. Rivedere in questo senso la politica europea nei confronti dell’Iran è oltremodo urgente e necessario, come verificare la presenza presso l’ambasciata iraniana a Roma di agenti del Ministero dell’Intelligence e della forza Quds."
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