USa - Texas. Un passo avanti per Melissa Lucio
11 aprile 2024: 11/04/2024 - TEXAS. Un passo avanti per Melissa Lucio, una donna nel braccio della morte. Un raro accordo tra il procuratore distrettuale e l'avvocato della difesa riconosce la cattiva condotta dell'accusa e la necessità di un nuovo processo per Melissa Lucio. Questo non significa automaticamente un nuovo processo, che potrà essere disposto solo dalla Corte d’Appello, ma è certamente un passo importante. Il 5 aprile 2024, il procuratore distrettuale della contea di Cameron Luis Saenz e l'avvocato dell'Innocence Project Vanessa Potkin hanno rilasciato una dichiarazione congiunta sul caso di Melissa Lucio, in attesa di un ulteriore riesame da quasi due anni. L'11 gennaio 2023, le parti avevano già presentato una prima dichiarazione concordata in cui si affermava che la difesa, durante il processo, non aveva avuto accesso a informazioni in possesso dell'accusa potenzialmente favorevoli all’imputata, circostanza che dovrebbe dare diritto all’imputata ad ottenere la ripetizione del processo. "Secondo la procedura del Texas, il tribunale di primo grado deve fare una raccomandazione alla Corte d’Appello, che è l'unico tribunale che può annullare una condanna", spiega il comunicato. "Speriamo che il caso di Melissa venga risolto". Anche il figlio della signora Lucio, John, e sua moglie Michelle hanno rilasciato una dichiarazione. "Siamo grati al procuratore distrettuale Saenz per aver riconosciuto che la prova che la morte della nostra sorellina Mariah è stata un incidente e non un omicidio non è mai stata presentata alla giuria. Siamo anche grati al team legale di Melissa. Speriamo e preghiamo che nostra madre possa presto tornare a casa dalla sua famiglia". Lucio, oggi 55 anni, nata in Texas da genitori messicani, è stata condannata a morte nel 2008 con l’accusa di aver maltrattato la più piccola delle sue figlie, Mariah Alvarez, di due anni, causandone la morte, avvenuta il 17 febbraio 2007. In sede di autopsia sul corpo della bambina furono trovati diversi lividi, e i segni di una precedente frattura ad un braccio. Alla Lucio, che ha subito abusi fisici, emotivi e sessuali fin da piccola, sono stati diagnosticati PTSD, "sindrome della donna maltrattata" (violenza da partner nelle relazioni di intimità) e depressione. Ha anche problemi intellettivi, tutti fattori che, secondo gli esperti di medicina legale e di abusi domestici, l'hanno resa più vulnerabile alle tecniche di interrogatorio coercitivo. La Lucio, che al momento del fatto era incinta di due gemelli, venne accusata di maltrattamenti, e sottoposta a 5 ore di interrogatorio, nel corso del quale per circa 100 volte ripeté di non aver mai maltrattato nessuno dei suoi figli, e nemmeno Mariah. L’interrogatorio, videoregistrato, si concluse dopo che la donna, chiaramente esausta, riferendosi alla contestazione che qualcuno doveva pur essere responsabile dei vari lividi della bambina, pronunciò una frase ambigua “I guess I did it”, ossia “immagino che sia colpa mia”. Al processo questa dichiarazione venne “abbinata” alla testimonianza di un perito che si disse certo che quello fosse un caso di abuso. Lucio, i membri della sua famiglia e il suo team di legali hanno invece sempre sostenuto che la morte di Mariah fosse stata la conseguenza di una caduta dalle scale avvenuta due giorni prima, e che la famiglia, per povertà, aveva deciso di non portarla in ospedale per un controllo, confidando che dormendosi sopra sarebbe passato tutto. Due giorni dopo la caduta la bambina sarebbe stata trovata immobile nel suo letto, e solo a quel punto sarebbe stata chiamata un’ambulanza, dando il via agli avvenimenti che hanno poi portato alla condanna a morte della madre. Negli anni successivi i suoi avvocati, coordinati dalla importante associazione “The Innocence Project”, hanno fatto allegare al fascicolo nuove testimonianze di esperti che dichiarano che la morte è stata “molto più probabilmente accidentale che volontaria”. Gli esperti hanno riesaminato i dati dell’autopsia alla luce dei progressi fatti nel frattempo dalla scienza, ed hanno individuato in una malattia genetica di coagulazione della bambina la causa dei lividi pregressi, e anche l’andatura incerta che potrebbe averne causato la caduta dalle scale. Il caso della signora Lucio ha raccolto un'ampia attenzione e sostegno. Nel febbraio 2022, la Corte interamericana per i diritti umani (CIDH) ha emesso misure a salvaguardia chiedendo allo Stato di astenersi dall'esecuzione fino a quando il suo caso non sarà riesaminato e di garantire che le condizioni di detenzione siano conformi agli standard internazionali sui diritti umani. Nel marzo 2022, 81 perlamentaridel Texas, guidati dal repubblicano Jeff Leach, hanno firmato una lettera in cui si chiedeva al governatore Greg Abbott e alla commissione per la grazia di concederle clemenza. Prima che il Texas Board of Pardons and Parole potesse votare sulla questione, la Corte d'Appello del Texas (Texas Court of Criminal Appeal, TCAA) ha concesso alla signora Lucio una sospensione dell'esecuzione pochi giorni prima della data di esecuzione del 27 aprile 2022. In quell’occasione la corte d’appello aveva evidenziato quattro questioni che la corte di primo grado avrebbe dovuto valutare: se i pubblici ministeri hanno ottenuto la condanna utilizzando false testimonianze, se l'esposizione alla giuria di prove scientifiche precedentemente non disponibili oggi porterebbe verosimilmente ad una assoluzione, se la signora è effettivamente innocente e se i pubblici ministeri hanno commesso una " violazione Brady” nascondendo le prove favorevoli all’imputata che erano rilevanti per l'esito del suo processo. La quarta domanda, con risposta affermativa, è stata oggetto del deposito congiunto del gennaio 2023. Anche NtC ha seguito con attenzione il caso, ritenedolo emblematico di molti dei difetti irriparabili del sistema capitale statunitense. Sul caso di Melissa Lucio vedi anche NtC 09/07/2008, 29/07/2019, 09/02/2021, 28/03/2022, 29/03/2022, 11/04/2022, 14/04/2022 e 25/04/2022.
https://deathpenaltyinfo.org/news/rare-agreement-between-district-attorney-and-defense-counsel-acknowledge-prosecutorial-misconduct-and-need-for-new-trial-for-melissa-lucio (Fonte: DPIC, 11/04/2024)
|