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IRAN - Rapporto di CSDHI: a novembre almeno 336 esecuzioni
2 dicembre 2025: 02/12/2025 - IRAN. Rapporto di CSDHI: a novembre almeno 336 esecuzioni (325 secondo NtC)
Le Comité de Soutien aux Droits de l’Homme en Iran (CSDHI), una Ong di esuli iraniani in Francia, ha pubblicato un rapporto riassuntivo relativo al mese di novembre.
“Il mese di novembre 2025 è stato caratterizzato da un aumento preoccupante delle violazioni dei diritti umani e dell'uso della pena capitale da parte del regime iraniano, che ha raggiunto almeno 336 esecuzioni, il totale mensile più alto degli ultimi quarant'anni. Tra le persone giustiziate figuravano nove donne e due prigionieri sono stati impiccati in pubblico, a dimostrazione della persistente volontà del regime di utilizzare la violenza visibile come strumento di intimidazione e controllo. Questo numero impressionante di morti riflette una politica deliberata di violenza di Stato, applicata sistematicamente dal sistema giudiziario e dalle forze di sicurezza iraniane.
Questa ondata di esecuzioni senza precedenti si inserisce in un contesto più ampio di repressione e crisi. Di fronte al collasso economico, al malcontento sociale e alle condanne internazionali, le autorità iraniane sembrano rispondere intensificando le misure punitive e mettendo a tacere ogni forma di dissenso. La pena di morte è diventata uno strumento centrale di repressione politica, utilizzato non solo contro persone accusate di reati, ma anche per eliminare oppositori politici, membri di minoranze etniche e religiose, nonché individui accusati di essere affiliati a gruppi di opposizione come l'Organizzazione dei Mujaheddin del Popolo Iraniano (PMOI).
In molti casi, le esecuzioni sono state condotte senza trasparenza. Ai prigionieri è stato negato l'accesso a un avvocato, sono stati sottoposti a isolamento prolungato, tortura, confessioni forzate e sono stati giustiziati senza avvisare le loro famiglie. Alcuni sono stati giustiziati poco dopo la conferma della loro condanna, nonostante i ricorsi legali in corso o gravi problemi di salute. Rapporti attendibili indicano anche casi di suicidio o di morte dovuti a negligenza medica o alla pressione psicologica legata all'imminente esecuzione.
Nel complesso, l'ondata di esecuzioni di novembre non rappresenta una semplice azione giudiziaria, ma una strategia deliberata di terrore di Stato, volta a instaurare un clima di paura e ad eliminare qualsiasi minaccia percepita al potere. La portata e la brutalità di questi atti richiedono un intervento internazionale urgente e l'attuazione di meccanismi di responsabilità per fermare la macchina di morte del regime e proteggere la vita di coloro che si trovano nel braccio della morte.
Statistiche sulle esecuzioni
Nel novembre 2025, l'applicazione della pena di morte in Iran ha subito un'escalation straordinaria. I rapporti confermano che almeno 336 persone sono state giustiziate, rendendo questo mese il più sanguinoso in termini di esecuzioni degli ultimi 37 anni.
Cifre chiave: Totale delle esecuzioni: almeno 336; Donne giustiziate: 9; Esecuzioni pubbliche: 2. Le esecuzioni sono state segnalate in almeno 35 città di quasi tutte le province”.
https://csdhi.org/actualites/repression/51607-rapport-mensuel-sur-les-droits-humains-en-iran-novembre-2025/ (Fonte: CSDHI)
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