GIORDANIA. GOVERNO RIDUCE I REATI CAPITALI
1 agosto 2006: il Governo giordano ha approvato un progetto di legge che elimina la pena di morte per un certo numero di reati, sostituendola con l’ergastolo.
La lista dei reati comprende il possesso, fabbricazione, vendita e trasporto di esplosivi e armi illegali con il proposito di commettere crimini, impedire alle autorità con l’uso della forza l’esercizio delle proprie funzioni, oltre ad alcuni reati legati alle droghe.
“Si tratta di un buon passo, ma ancora non è abbastanza”, ha commentato il Direttore del Centro Studi sui Diritti Umani di Amman, Nizam Assaf, ricordando che attualmente sono 16 i crimini punibili nel paese con la pena di morte.
“Questo passo compiuto dal Governo dimostra la sua serietà sull’abolizione della pena capitale, nel rispetto delle convenzioni sui diritti umani”, ha detto un portavoce governativo, Nasser Judeh. Lo stesso Re Abdullah, il 16 novembre 2005 ha dichiarato al Corriere della Sera che “in coordinamento con l’Unione Europea, potremmo modificare il nostro codice penale. La Giordania potrebbe presto diventare il primo paese del Medio Oriente senza pena capitale".
Una volta esaminato dal Bureau Legale del Primo ministro, il progetto di legge verrà sottoposto al Parlamento. (Fonti: Jordan Times, 03/08/2006)
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