GIAPPONE. CONDANNATO A MORTE PER OMICIDI COMMESSI A 18 ANNI
22 aprile 2008: l’Alta Corte di Hiroshima, in Giappone, ha condannato a morte un uomo riconoscendolo colpevole di due omicidi commessi all’età di 18 anni.
Oggi 27enne, l’uomo nel 1999 avrebbe stuprato e strangolato una ragazza 23enne, Yayoi Motomura, uccidendo anche la figlia di 11 mesi, Yuka, dopo essersi introdotto nella loro abitazione con un pretesto.
Per giudice Yasuhide Narazaki, “non ci sono motivi sufficienti per evitare la condanna a morte dell’imputato”, la cui identità non è stata resa nota.
Gli avvocati difensori hanno definito ingiusta la condanna capitale, annunciando che si rivolgeranno alla Corte Suprema.
La stessa Corte Suprema nel 2006 aveva ordinato la ripetizione del processo, giudicando troppo lieve la condanna all’ergastolo emessa da due tribunali di grado inferiore. (Fonti: International Herald Tribune, 22/04/2008)
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