THAILANDIA: UE DEPLORA ESECUZIONI DOPO SEI ANNI DI MORATORIA
27 agosto 2009: la Presidenza di turno svedese dell'Unione europea ha "deplorato" l'esecuzione in Thailandia di due persone, Bundit Charoenwanich e Jirawat Phumpruek, avvenuta con una iniezione letale nella prigione Bang Kwang di Bangkok il 24 agosto. "Le esecuzioni segnano la fine di una moratoria di fatto durata sei anni sull'uso della pena capitale in Thailandia", si legge in un comunicato in cui l'Ue ribadisce la sua "già nota posizione secondo cui la pena di morte non agisce da deterrente e che qualunque errore giudiziario, inevitabile in tutti i sistemi legali, diventa irreversibile".
Per l'Ue la pena di morte è "crudele e disumana" e per questo vi si oppone "in tutti i casi e in tutte le circostanze", chiedendo la sua "abolizione universale", "essenziale per proteggere la dignità umana e il progressivo sviluppo dei diritti umani". Per questo l'Ue "si appella al governo thailandese affinché abolisca completamente la pena di morte e, nel frattempo, stabilisca una moratoria sulle esecuzioni come chiesto dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite ". (Fonti: Apcom, 27/08/2009)
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