OKLAHOMA (USA): PRIMA ESECUZIONE CON ANESTETICO PER ANIMALI
16 dicembre 2010: prima esecuzione in Usa con il sedativo normalmente utilizzato per l'eutanasia di animali. Esaurito da mesi l'anestetico normalmente usato nelle esecuzioni, John Duty, 58 anni - che nel 2001, in prigione per scontare tre ergastoli, strangolo' il compagno di cella 22enne - e' stato giustiziato in Oklahoma con il pentobarbital, normalmente utilizzato dai veterinari. Duty, che e' stato giustiziato nel centro penitenziario di massima sicurezza di Oklahoma City, e' morto sei minuti dopo l'iniezione letale. "Grazie, Signore Gesu', sono pronto per andare a casa", sono state le ultime parole prima di morire. Duty ha anche chiesto perdono a familiari ed amici della vittima, alcuni dei quali erano presenti all'esecuzione.
Per mesi, diversi Stati Usa hanno cercato di trovare i quantitativi di sodio tiopentale - il primo e il piu' importante dei tre componenti chimici utilizzati per anni nelle iniezioni letali - dopo che l'unico produttore, l'azienda farmaceutica Hospira, l'aveva esaurito. L'azienda riprendera' la produzione del farmaco all'inizio del prossimo anno, ma la penuria di sostanza ha costretto alcuni Stati a sospendere le esecuzioni, altri a importarlo dall'estero. La decisione dell'Oklahoma di utilizzare il pentobarbital e' stata approvata il mese scorso, con una sentenza che potrebbe indurre altri Stati ad adottare la procedura. La Corte d'Appello ha constatato che la quantita' di pentobarbital da utilizzare "e' sufficiente a indurre lo stato di incoscienza in un detenuto e che anzi probabilmente potrebbe essere letale in molti casi, se non in tutti". Ma non tutti sono d'accordo, di qui le polemiche e la denuncia che si tratti di un trattamento inumano. Secondo molti esperti, tra cui le organizzazioni contro la pena di morte, il farmaco non e' stato sottoposto a tutti i dovuti controlli e potrebbe non rendere incosciente i detenuti durante le iniezioni delle altre sostanze. Nel corso di una delle udienze del processo, un anestesiologo ha spiegato che il pentobarbital aumenta il rischio che il paziente rimanga paralizzato ma cosciente, quando gli verra' somministrato il terzo farmaco, molto doloroso, per paralizzarli il cuore. (Fonti: Afp, 16/12/2010)
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