CALIFORNIA (USA): LA PENA DI MORTE PERDE CONSENSO
20 settembre 2012: un sondaggio segnala in California che il 50% degli intervistati è favorevole all’ergastolo senza condizionale, contro il 42% continua a preferire la pena di morte. Il sondaggio, condotto dal Public Policy Institute of California (PPIC), nel settembre del 2011 aveva registrato la stessa percentuale di favorevoli all’ergastolo, mentre un anno fa i favorevoli alla pena di morte erano di più, il 45%. Il sondaggio viene reso noto nel giorno in cui i promotori del referendum di iniziativa popolare “SAFE” per l’abolizione della pena di morte che si terrà il 6 novembre iniziano a trasmettere i primi spot televisivi a pagamento.
SAFE, ossia Savings, Accountability and Full Enforcement California Act, propone di abolire la pena di morte in quanto troppo costosa, e la sostituirebbe con l’ergastolo senza condizionale da scontare nella popolazione carceraria ordinaria, e quindi con l’obbligo di lavorare per risarcire le vittime.
I promotori dell’iniziativa hanno stimato un risparmio di 184 milioni di dollari l’anno, cifra che si otterrebbe dalla chiusura della braccio della morte di San Quintino e dal risparmio sulle spese dei molti appelli e ricorsi ai quali hanno diritto i condannati a morte, appelli e ricorsi ben più numerosi di quelli garantiti ai condannati “normali”.
Il denaro risparmiato andrebbe a rinforzare la polizia. 30 milioni di dollari l’anno per 3 anni sarebbero utilizzati per i “cold cases” di omicidio e stupro. Uno studio di una agenzia governativa indipendente, il Legislative Analyst's Office, ha confermato recentemente che il risparmio annuale sarebbe di almeno 130 milioni di dollari. I fautori di Safe nei loro spot ricordano che in California il 46% dei casi di omicidio e il 56% dei casi di stupro rimangono irrisolti. La California è lo stato più popoloso degli Usa, con 38 milioni di abitanti. (Fonti: Safe California, 20/09/2012)
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