CINA: DA NOVEMBRE DOVREBBE INIZIARE A SMETTERE DI USARE ORGANI DEI PRIGIONIERI GIUSTIZIATI PER I TRAPIANTI
15 agosto 2013: Huang Jiefu, capo dell'ufficio trapianti d'organo del Ministero della Sanità cinese, ha detto che, a partire dal novembre 2013, la Cina dovrebbe eliminare gradualmente la prassi pluridecennale di utilizzare gli organi dei prigionieri giustiziati per le operazioni di trapianto.
Molti cinesi vedono la pratica come un modo per i criminali di riscattare se stessi. Ma i funzionari hanno recentemente preso posizione contro il prelievo di organi da prigionieri morti, perché "offusca l'immagine della Cina".
"Sono sicuro che tra non molto tutti gli ospedali accreditati rinunceranno all'uso di organi di prigionieri", ha detto Huang, il quale ha aggiunto che l’ufficio trapianti avrebbe assicurato che la "fonte di organi per il trapianto soddisfi gli standard etici comunemente accettati nel mondo". Il che significa che l'utilizzo di organi dei detenuti negli ospedali accreditati sarebbe giunto al termine, anche se – ha ammesso – il termine temporale non poteva essere stabilito.
La Cina ha lanciato programmi pilota di donazione volontaria di organi in 25 province e municipalità, con l'obiettivo di creare un sistema volontario nazionale entro la fine del 2013. Alla fine del 2012, circa il 64% degli organi trapiantati in Cina proveniva da prigionieri giustiziati e il numero è sceso sotto il 54% nei primi sette mesi del 2013, secondo i dati forniti da Huang. (Fonti: Reuters, 15/08/2013)
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