UGANDA: GOVERNO APPROVA EMENDAMENTI A LEGGE ANTI-TERRORISMO
20 novembre 2014: il Consiglio dei Ministri ugandese ha approvato degli emendamenti alla Legge anti-terrorismo del Paese, che prevede la pena di morte per i terroristi.
"Le modifiche sono volte a consentire all’Uganda di rispondere meglio alle mutevoli tendenze del terrorismo, che rimane una minaccia a livello globale", ha detto in un comunicato il ministro per l'Informazione Rose Namayanja.
Le definizioni di "terrorismo" e "atti di terrorismo" sono da modificare per includere gli aspetti internazionali previsti dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro il terrorismo, in base alla quale il terrorismo è definito come "l'uso della violenza contro civili e non combattenti."
Il gabinetto ha deciso di ampliare la definizione di "terrorismo" e "atti di terrorismo" della legge anti-terrorismo approvata nel 2002 con l'introduzione di altri atti di terrorismo, ha detto Namayanja.
Ai sensi della legge modificata, le persone che si impegnano o che svolgono un qualsiasi atto di terrorismo, subiscono la condanna capitale se il loro atto provoca in modo diretto la morte di una o più persone.
Per definizione, gli atti di terrorismo sono quelli che mirano a influenzare o intimidire il governo o organizzazioni internazionali o per intimidire la popolazione o parte della popolazione per motivi politici, religiosi, sociali o economici.
Se riconosciuti colpevoli, gli imputati potrebbero affrontare la pena di morte per reati come la produzione volontaria e illegale, la consegna, posizionamento, detonazione di esplosivi o altri dispositivi letali in luoghi pubblici, strutture di governo, sistemi di trasporto pubblico o infrastrutture con l'intenzione di provocare morte, lesioni, o distruzione che comporti perdite economiche.
Accuse di terrorismo verranno rivolte anche contro persone direttamente o indirettamente coinvolte in assassinio, rapimento, presa di ostaggi, tentato o minacciato attacco contro una persona o gruppi in luoghi pubblici o privati.
Il gabinetto ha sostenuto che da quando la legge anti-terrorismo è stata emanata nel 2002, i metodi di pianificazione, finanziamento ed esecuzione di attività terroristiche sono diventati più sofisticati.
"Per esempio, i terroristi stanno sempre più approfittando dei progressi nella tecnologia dell'informazione e della comunicazione per pianificare, comunicare e realizzare crimini odiosi", ha detto Namayanja.
"Attraverso attività di riciclaggio di denaro, sono sempre più in grado di nascondere e trasferire le risorse per finanziare le loro attività illecite", ha aggiunto.
"Combattere questi e altri aspetti mutevoli legati al terrorismo", ha continuato, "richiede la revisione delle leggi e dei regolamenti di volta in volta."
Di conseguenza, le modifiche alla legge anti-terrorismo, così come approvate dal Consiglio dei Ministri, hanno stabilito elementi specifici per rafforzare i meccanismi di risposta contro il terrorismo.
Per esempio, gli emendamenti aggiornano la definizione del termine "finanziamento" per armonizzarlo con quanto contenuto nella Convenzione Internazionale del 1999 per la Repressione del Finanziamento del Terrorismo, come "asset" di qualsiasi tipo, materiale o immateriale, mobile o immobile.
Namayanja ha spiegato che questo elemento prevede l'acquisizione di tali asset, nonché atti giuridici e documenti sia in formato elettronico che digitale.
"Tale documentazione può includere, ma non essere limitata a crediti bancari, travel check, ordini di pagamento, azioni, titoli, obbligazioni e lettere di credito", ha concluso. (Fonti: wevenews.com, 21/11/2014)
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