INDIA: CORTE SUPREMA CONFERMA CONDANNA ALL’IMPICCAGIONE
26 novembre 2014: la Corte Suprema indiana ha emesso la condanna a morte nei confronti di un 47enne originario del Maharashtra, dopo averlo riconosciuto colpevole dello stupro di una bambina di 4 anni, poi uccisa con delle pietre.
Secondo la Corte Suprema, il caso rientra tra quelli più rari tra i rari, dal momento che la bambina aveva sempre considerato il vicino di casa come uno zio, fidandosi di lui.
Il modo in cui l'uomo ha tradito la fiducia della vittima e l’ha brutalmente violentata e uccisa, non merita altro che la pena di morte, ha detto la Corte.
Con decisione unanime, i tre giudici della Corte hanno condannato a morte l’uomo, stabilendo che rappresenta una minaccia per le ragazze e l'equilibrio nella società. (Fonti: TNN, 26/11/2014)
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