MAROCCO: RAPPORTO SUI DIRITTI UMANI RACCOMANDA AL GOVERNO DI ABOLIRE LA PENA DI MORTE
21 aprile 2020: Il Rapporto 2019 del Consiglio Nazionale per i Diritti Umani del Marocco (CNDH) ha raccomandato al governo di abolire la pena di morte e di condurre indagini imparziali e urgenti sui casi di morte in "luoghi di privazione della libertà". Il Consiglio ha inoltre richiesto misure per accertare la responsabilità di chi ha commesso torture. Il Rapporto ha anche sollecitato l'attuazione di un nuovo regolamento secondo cui nessun crimine di tortura si estingue. Per quanto riguarda il diritto al dissenso, il CNDH ha raccomandato che l'autorizzazione per le dimostrazioni sia disponibile via e-mail con l’attivazione di servizi amministrativi digitali. Per quanto riguarda la libertà di stampa, ha chiesto che le fonti dei media non vengano interrogate se non in alcuni casi, chiedendo anche l'adozione di politiche per garantire un accesso trasparente alle informazioni. Il Rapporto di 82 pagine ha sette capitoli: protezione dei diritti umani, promozione dei diritti umani, relazioni parlamentari, media e diritti umani, cooperazione e relazioni internazionali, follow-up dell'attuazione delle REC della Commissione su Equità e Riconciliazione e meccanismi nazionali. Il Rapporto ha espresso fino a 30 raccomandazioni rivolte principalmente alle autorità pubbliche. Tra queste, vi è il consiglio di aderire ai rimanenti patti internazionali sui diritti umani. Ha inoltre sollecitato l'intensificazione delle iniziative che garantiscono ai cittadini i diritti economici, sociali, culturali e ambientali. La presidente del CNDH Amina Bouayach ha affermato che espandere la portata delle libertà è sempre stata una domanda per i cittadini ed è la più grande sfida di fronte alle "nostre democrazie emergenti". Ha osservato che un obiettivo chiave del Rapporto è presentare informazioni autentiche per il lettore e quindi valutare i progressi compiuti dal paese in materia di diritti umani. Il presidente ha concluso che il Consiglio non perderà alcuna opportunità di sottolineare che non ci sono eccezioni alla legalità, all'uguaglianza e alla prevenzione della discriminazione in Marocco. (Fonti: Asharq Al-Awsat, 19/04/2020)
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