INDIA: CORTE SUPREMA COMMUTA DUE CONDANNE A MORTE IN ERGASTOLI
26 aprile 2020: La Corte Suprema indiana il 24 aprile 2020 ha commutato in ergastolo le condanne a morte di due uomini che uccisero il figlio di otto anni di una coppia di dentisti a Nagpur nel 2014, dopo averlo rapito a scopo di riscatto. La Corte Suprema ha precisato che non ci potrà essere alcuno sconto di pena fino a quando i condannati non avranno completato 25 anni di prigione. Un collegio di tre giudici presieduto dal giudice UU Lalit ha emesso il verdetto relativo agli appelli presentati alla Corte Suprema dai detenuti Rajesh Daware e Arvind Singh che avevano contestato le condanne a morte emesse nel maggio 2016 dalla sezione di Nagpur dell'Alta Corte di Bombay. “Il movente degli imputati era quello di diventare ricchi evitando di lavorare duro, chiedendo invece un riscatto dopo aver rapito un ragazzo innocente di otto anni. Pertanto, dopo aver considerato tutte le circostanze e tutti i fatti, riteniamo che il caso in esame non rientri tra i casi "più rari tra i rari", in cui gli imputati meritano la condanna a morte", ha detto il collegio, composto dai giudici UU Lalit, Indu Malhotra e Hemant Gupta. La Corte Suprema, commutando le sentenze capitali che erano state pronunciate su questi due imputati, ha invece confermato il verdetto di colpevolezza emesso dall’Alta Corte e dal Tribunale di primo grado in relazione a diversi reati ai sensi del Codice penale indiano (IPC), inclusi omicidio e rapimento a scopo di riscatto. "Tuttavia, le condanne a morte imposte dal tribunale e confermate dall’Alta Corte, vengono convertite in ergastoli", hanno concluso. (Fonti: PTI, 25/04/2020)
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