GIAPPONE: CONDANNATO A MORTE PER GLI OMICIDI DI NOVE PERSONE CONTATTATE TRAMITE TWITTER
15 dicembre 2020: Il tribunale distrettuale di Tokyo il 15 dicembre 2020 ha condannato a morte un uomo per gli omicidi di nove persone commessi nel 2017, in un caso noto come “Il killer di Twitter”, poiché l’imputato avrebbe contattato le vittime tramite il social media. Takahiro Shiraishi, 30 anni, è stato giudicato colpevole di aver ucciso, smembrato e nascosto i corpi delle nove vittime nel suo appartamento di Zama, nella prefettura di Kanagawa, vicino Tokyo. In tribunale l'accusa ha sostenuto che Shiraishi contattasse le vittime tramite Twitter dopo che queste avevano espresso pensieri suicidi, ha riferito l'agenzia di stampa Jiji. Usando uno pseudonimo che si traduce più o meno come "boia", Shiraishi le ha invitate nel suo appartamento a Zama, promettendo di aiutarle a morire, ha riportato Jiji, citando l'accusa. Gli avvocati della difesa hanno sostenuto che Shiraishi abbia ucciso le vittime con la loro approvazione, ha riferito l’agenzia Kyodo. Il presidente del tribunale Naokuni Yano ha stabilito che le vittime non abbiano acconsentito a essere uccise e che Shiraishi fosse mentalmente sano e quindi responsabile dei loro omicidi. Twitter Japan non è stato nell’immediato disponibile per un commento. Secondo l'accusa, Shiraishi ha strangolato e smembrato otto donne e un uomo di età compresa tra 15 e 26 anni da agosto a ottobre 2017, ha detto Kyodo. È stato anche accusato di aver aggredito sessualmente tutte le sue vittime femminili, ha aggiunto l’agenzia. Shiraishi ha detto prima del processo che se fosse stato condannato a morte non avrebbe presentato appello, secondo i media giapponesi. (Fonti: Reuters, 15/11/2020)
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