2021: UN ANNO DI GIUSTIZIA E LIBERTÀ, L’ANNO DELLA SPERANZA CONTRO OGNI SPERANZA
26 gennaio 2021: Consiglio Direttivo di Nessuno tocchi Caino Sabato, 30 gennaio 2021 Ore 9:30 – 18:30 (pausa dalle 13:30 alle 15:00) Piattaforma Zoom Puoi seguire il Consiglio direttivo in diretta da Radio Radicale, sul canale YouTube e sulla pagina Facebook di Nessuno tocchi Caino (evento che ti preghiamo di condividere sulla tua pagina)
In questo nuovo anno, terremo il primo Consiglio Direttivo di Nessuno tocchi Caino-Spes contra spem sabato, 30 gennaio 2021, dalle 9:30 alle 18:30 (con una pausa dalle 13:30 alle 15:00), sulla piattaforma Zoom. Il 2021 è un anno che vogliamo vivere intensamente così come abbiamo vissuto il 2020, nonostante i divieti, la paura, l’esercizio autoritario del potere che il governo della pandemia ci ha imposto e ci impone. È proprio in momenti come questo che occorre essere speranza contro ogni speranza. E trasformare la condizione di “chiusura” esterna in un’occasione di “apertura” interiore, di incontro e di dialogo tra noi per essere così forza di cambiamento.
Lo abbiamo fatto nel 2020, con:
- quattro Consigli Direttivi di Nessuno tocchi Caino in quattro mesi, i mesi più duri della chiusura generale, nei quali ci siamo incontrati “da remoto” ma non in solitudine, perché nel nostro stare insieme abbiamo apprezzato l’inestimabile valore delle singole unicità;
- il “Il viaggio della speranza” che da libro curato da Sabrina Renna, Antonio Coniglio e Lorenzo Ceva Valla su quello straordinario Congresso che tenemmo nel Carcere di Opera nel dicembre del 2019 è diventato un viaggio vero e proprio che ci ha portati ad attraversare la Puglia, la Calabria, la Sicilia;
- Rita Bernardini ha dato corpo a 35 giorni di sciopero della fame e di lotta nonviolenta per nutrire la speranza e portare un po’ di “ristoro” anche nelle carceri, a tutta la comunità penitenziaria, ai detenuti e ai detenenti altrimenti naufraghi nel mare di dolore che rischia di inghiottirli per sempre, in spregio dei principi costituzionali.
Immersi come continuiamo a essere in uno “stato di emergenza” in cui a emergere è lo Stato con tutto il suo armamentario di norme e procedure eccezionali, mezzi e poteri speciali, noi vogliamo che ad emergere e affermarsi siano invece gli stati di coscienza e di diritto orientati ai valori umani universali. Dal carcere di Opera, dal Congresso del 2015, dagli ergastolani senza speranza, gli “irredimibili”, protagonisti del docufilm di Ambrogio Crespi e dai “Laboratori Spes contra spem”, siamo arrivati alla Corte di Strasburgo e alla Corte Costituzionale che hanno affermato il diritto alla speranza. Dalle terre del nostro Paese come, in particolare, la Calabria e la Sicilia che il potere considera “irredimibili” e, perciò, ha condannato a una pena senza speranza, è emersa con straordinaria generosità una “teoria” di fatti e di persone preziose che oggi costituiscono la nostra realtà associativa, molto più forte, diversa e ricca di un anno fa. Il viaggio, quindi, continua anche nel 2021, che faremo in modo che sia “l’anno della speranza contro ogni speranza”.
Per la riunione del Consiglio Direttivo proponiamo i seguenti punti di riflessione e di iniziativa.
- Partire dal vissuto delle persone. I nostri compagni di viaggio saranno anche quest’anno gli imprenditori perseguitati da misure interdittive e di prevenzione antimafia, i Sindaci di Comuni sciolti per mafia, i detenuti e i detenenti, gli ex detenuti e le loro famiglie vittime del sistema mortifero del diritto e dell’esecuzione penale, i cittadini cultori dello stato di diritto, gli avvocati difensori dei diritti umani dentro e fuori le aule dei tribunali.
- “Il viaggio della speranza” come modo di vivere e organizzare la lotta politica. Nel deserto che hanno creato nel nome della legalità, non ci occorrono basi materiali, strutture e mezzi pesanti. Nella traversata del deserto possono bastare una tenda, un cammello, una freccia, mezzi leggeri, essenzialmente immateriali, di organizzazione, movimento e lotta nonviolenta.
- “Spes contra spem-La colpa e il perdono”. È il titolo – provvisorio – del docufilm che realizzeremo con Ambrogio e Luigi Crespi, a cinque anni dalla realizzazione di “Spes contra spem-Liberi dentro”. Se nel primo docufilm i detenuti, con lo sguardo volto al passato, esprimevano il “senso di colpa” e la consapevolezza del danno arrecato, nel secondo il loro sguardo è rivolto al futuro, saranno testimoni e artefici del “senso della colpa” e della conversione di un sistema di punizione in un sistema di riparazione. Nel 2021, vogliamo organizzare una grande “Marcia del sale” degli oppressi delle leggi e dei codici antimafia usati contro il Diritto e contro la Costituzione: la marcia dei proposti, degli intervenienti, dei terzi interessati, dei dissequestrati, degli indebitati, dei prevenuti, degli interdetti, dei disciolti per mafia, dei condannati alla pena di morte, alla pena fino alla morte, alla morte per pena. Nel 2021 nascerà anche un libro frutto della collaborazione con Il Riformista che quasi ogni settimana, oltre alla pagina di Nessuno tocchi Caino, pubblica la storia di una vittima delle misure interdittive e di prevenzione antimafia (a oggi, ne sono già state pubblicate 10).
- In relazione a casi concreti di vittime delle misure di prevenzione, siamo grati e faremo tesoro dell’interesse manifestato dalle “cliniche legali” del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Ferrara, in particolare del Prof. Francesco Morelli, e dell’impegno a fornire supporto legale ai casi selezionati. Con Ambrogio e Luigi Crespi, con Pietro Cavallotti, realizzeremo una docu-fiction da portare a Strasburgo a supporto dei ricorsi incardinati davanti alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.
- Superare i 2.000 iscritti nell’anno del Nono Congresso di Nessuno tocchi Caino.
Come faremo a fare tutto questo? Faremo come abbiamo sempre fatto: vivremo nel modo e nel senso in cui vogliamo vadano le cose. Se ancora non lo hai fatto, iscriviti a Nessuno tocchi Caino-Spes contra spem per il 2021, perché sia un anno di giustizia e libertà, l’anno della speranza contro ogni speranza!
Un caro saluto
Sergio D’Elia, Elisabetta Zamparutti, Rita Bernardini
|