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MYANMAR: ALMENO 64 CONDANNATI A MORTE PER LE PROTESTE CONTRO IL COLPO DI STATO

28 giugno 2021:

I tribunali della giunta militare del Myanmar hanno condannato a morte almeno 64 persone che erano state arrestate durante le proteste contro il colpo di stato del 1° febbraio 2021, inclusi due ragazzi di età inferiore ai 18 anni, secondo fonti nel Paese.
La maggior parte di loro è stata arrestata nelle township dell'ex capitale Yangon, dove è stata dichiarata la legge marziale in seguito alla presa del potere da parte dell'esercito, affermano le fonti. Si ritiene tuttavia che nessuno dei condannati sia stato giustiziato, dal momento che nel Myanmar non vengono eseguite condanne capitali dal 1998.
In una lettera inviata a sua madre dal carcere, uno dei condannati, il diciassettenne Nyein Kyaw Thein, ex studente della Thanlyin Youth Training School, ha negato il proprio coinvolgimento nell’omicidio di un sostenitore del golpe, Zaw Min, che è stato ucciso e dato alle fiamme nella township di South Dagon, a Yangon, alla fine di marzo.
“Mi hanno chiamato assassino, ma non è vero. Non ho ucciso nessuno", ha detto Nyein Kyaw Thein, chiedendo a sua madre di rimanere forte e di prendersi cura di se’ stessa e di suo padre. “Io sto bene. Ti ho reso infelice, mamma, e vorrei farmi perdonare quando tornerò, te lo prometto", ha aggiunto.
Arrestato lo stesso giorno, il quindicenne Min Thu, uno studente di settimo grado nella scuola frequentata da Nyein Kyaw Thein, si è consegnato alle autorità dopo che suo cognato era stato arrestato per forzare la sua resa, ha detto la sorella del ragazzo.
"Ho chiesto a mio fratello se fosse coinvolto nell'omicidio e lui ha negato", ha detto la giovane donna. “Ma qualcuno gli ha detto che la polizia aveva arrestato mio marito perché non riusciva a trovarlo, e così si è consegnato”.
"È un bravo ragazzo. Ci ha detto che la polizia ha smesso di picchiarlo, ma che è ancora abusato da altri", ha aggiunto.
Quattro fratelli che svolgevano servizio di sicurezza nel loro settore della città la notte dell'omicidio sono stati portati via dalla loro casa sotto la minaccia delle armi dopo essere andati a vedere la scena del delitto per curiosità, ha detto la madre a RFA.
"All'epoca non potevo dire nulla, ma è stato straziante vedere i miei ragazzi portati via dalla loro casa in manette", ha detto. "Non abbiamo più saputo nulla di loro, ma in seguito abbiamo appreso che erano stati condannati a morte".
Delle 18 persone condannate a morte per l’omicidio di Zaw Min, 11 si trovano in carcere mentre sette sono state condannate in contumacia, affermano le fonti.
Nel Myanmar i condannati a morte possono impugnare le sentenze entro 15 giorni, ma solo i funzionari della prigione possono presentare i loro appelli, basandosi sulle dichiarazioni rilasciate dai prigionieri stessi, ha detto un avvocato a RFA.
"E non sappiamo se quello che hanno scritto sia in accordo con la legge o meno", ha aggiunto.
Parlando a condizione di anonimato, un portavoce dell'Associazione di Assistenza ai Prigionieri Politici (AAPP), con sede in Thailandia, ha affermato che le condanne a morte imposte dai tribunali militari del Myanmar sono state emesse "per risentimento".
“Le persone non sostengono il colpo di stato dei militari e si oppongono in ogni modo possibile. E in mezzo a tutti gli arresti arbitrari e le percosse, la gente sta combattendo per legittima difesa. I militari poi serbano rancore nei confronti della gente ed emettono queste condanne a morte per risentimento", ha aggiunto.
Nickey Diamond, membro del gruppo per i diritti umani nel sud-est asiatico Fortify Rights, ha detto che negli ultimi anni le condanne a morte precedentemente emesse in Myanmar sono state commutate in ergastolo sulla base di nuove leggi.
"Ma ora si teme che il Consiglio Militare [al potere] possa ignorare questo aspetto".
"Queste [condanne a morte] sono il tentativo della giunta militare di intimidire coloro che si oppongono alla dittatura e di spaventarli", ha detto.
Secondo i dati raccolti da AAPP e RFA, delle 64 persone condannate a morte a Yangon dal golpe del 1° febbraio, 20 sono state condannate a North Okkalapa, 18 a South Dagon, cinque a Shwepyithar, sette a Hlaing Thar Yar e 14 a Shwe Paukkan Myothit.

(Fonti: RFA, 25/06/2021)

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