IRAN - Rapporto di fine anno di Iran-HRM
25 gennaio 2022: Rapporto di fine anno di Iran-HRM Più di 365 prigionieri sono stati giustiziati nel 2021 in Iran, destando preoccupazione per la pessima condizione dei diritti umani che è peggiorata da quando Ebrahim Raisi è diventato presidente del regime. Questo numero non include i prigionieri che vengono giustiziati in segreto, e non è possibile accertarne i nomi e i luoghi di esecuzione. Il numero effettivo di esecuzioni nel 2021 in Iran è molto più alto poiché il regime esegue la maggior parte delle esecuzioni tenendole nascoste all'opinione pubblica. Almeno 131 esecuzioni sono state eseguite per reati legati alla droga e 182 per omicidio. 16 donne sono tra le giustiziate, e 12 prigionieri politici. Quattro vittime di esecuzioni nel 2021 erano minorenni al momento del reato ascritto. Altre esecuzioni sono state eseguite per reati come sodomia, stupro, ecc., e non sono noti i crimini e l'identità degli altri prigionieri giustiziati. Prigionieri politici giustiziati nel 2021. Il regime clericale cerca di prevenire l'escalation delle proteste popolari con le esecuzioni. Una condanna a morte e una condanna all'ergastolo contro due fratelli per aver preso parte alle proteste del novembre 2019, indicano che il regime usa apertamente la pena di morte come strumento di repressione. Abbas e Mohsen Deris, entrambi membri della minoranza etnica degli arabi iraniani (Ahwazi) nella provincia del Khuzestan, sono stati arrestati durante le proteste violentemente represse del novembre 2019, che hanno visto circa 100 manifestanti uccisi solo nel Khuzestan. Almeno nove prigionieri politici sono stati giustiziati in Iran nel 2021, con un elenco scioccante di violazioni del giusto processo. Tra loro: Javid Dehghan, 31 anni, membro della minoranza etnica Baluca, è stato impiccato il 30 gennaio 2021. Nel condannarlo a morte, il tribunale ha fatto affidamento su "confessioni" contaminate dalla tortura e ignorato i gravi abusi del giusto processo commessi dagli agenti delle Guardie Rivoluzionarie e dalle autorità giudiziarie durante il processo di indagine. L'attivista politico arabo Ali Motiri è stato giustiziato il 28 gennaio 2021 nella prigione Sheiban di Ahvaz. Era stato arrestato nel 2018 e torturato per confessare di aver ucciso due membri della forza paramilitare dei Basij. I prigionieri politici baluch Hassan Dehvari ed Elias Qalandarzehi sono stati giustiziati il 3 gennaio 2021 nella prigione di Zahedan. Entrambi erano stati brutalmente torturati e tenuti in isolamento per 112 giorni dopo il loro arresto nell'aprile 2014. La loro condanna a morte era basata su confessioni estorte sotto tortura. I prigionieri politici di etnia araba (Ahwazi) Jasem Heidary, Hossein Silawi, Ali Khasraji e Nasser Khafajian (Khafaji) sono stati giustiziati nella prigione di Sepidar ad Ahvaz, la capitale della provincia iraniana del Khuzestan, il 28 febbraio 2021. Sui cadaveri restituiti alle famiglie per la sepoltura erano visibili lividi su tutti e quattro uomini, indicando che erano stati torturati o altrimenti maltrattati, e le loro labbra non erano guarite da quando se le erano cucite in sciopero della fame. Il prigioniero politico Heidar Ghorbani, 48 anni, è stato giustiziato il 19 dicembre nella prigione di Sanandaj. Era stato condannato per “ribellione armata contro lo Stato” (baghi), nonostante le gravi violazioni del giusto processo e il fatto che anche il tribunale che lo aveva processato lo aveva assolto dalll’accusa di aver mai posseduto un’arma. Anche nel suo caso, in mancanza di prove, erano state utilizzate le sue stesse confessioni estorte sotto tortura. Minorenni giustiziati nel 2021. Almeno quattro prigionieri che erano minorenni al momento dell’arresto sono stati giustiziati nel 2021 in plateale violazione del diritto internazionale. Bahaoddin Ghasemzadeh, è stato giustiziato il 4 luglio 2021 per un reato commesso quando era minorenne e a seguito di una condanna basata su "confessioni forzate”. Ebrahim Shahbakhsh, 23 anni, è stato giustiziato per accuse legate alla droga il 24 agosto 2021. Aveva meno di 18 anni al momento dell’arresto. Donne giustiziate nel 2021 L'Iran è il principale carnefice di donne al mondo. Ogni anno in Iran vengono giustiziate in media 15 donne. Nel 2021 sono state almeno 16. Molte delle donne condannate per omicidio in Iran sono esse stesse vittime di violenze contro le donne e hanno commesso un omicidio per legittima difesa. I loro processi e le condanne emesse sono gravemente iniqui. In un caso scioccante nel febbraio 2021, una donna iraniana morta per infarto mentre aspettava di essere giustiziata è stata impiccata da morte. La donna, Zahra Ismaili, era stata costretta a guardare mentre 16 uomini venivano impiccati prima di lei mentre nella prigione di Rajai Shahr, a ovest della capitale Teheran. Era stata vittima di violenza domestica e aveva ucciso il marito per legittima difesa. Iran HRM chiede ancora una volta all'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite e ad altre istituzioni che difendono i diritti umani di intraprendere azioni urgenti per salvare la vita dei prigionieri nel braccio della morte iraniano. Il dossier delle violazioni dei diritti umani del regime iraniano deve essere deferito al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. I leader e i funzionari del regime clericale in Iran devono rendere conto davanti alla giustizia per quattro decenni di crimini contro l'umanità.
Iran's 2021 record: One death penalty carried out every day (iran-hrm.com) (Fonti: Iran HRM)
|