COREA DEL SUD. SOLDATO CONDANNATO A MORTE PER OMICIDI COMMILITONI
23 novembre 2005: Kim Dong-min, soldato sudcoreano, è stato condannato a morte da una corte marziale per aver ucciso, lo scorso giugno, otto commilitoni, ha comunicato un portavoce dell’esercito.
Secondo le autorità militari, durante il suo turno di guardia lungo il confine con la Corea del Nord, Kim avrebbe prima lanciato una granata contro i suoi compagni, poi avrebbe aperto il fuoco, uccidendo gli otto compagni e ferendone altri quattro. L’azione di Kim è stata talmente massiccia – hanno raccontato i sopravvissuti – che al momento era stata scambiata per un attacco delle Forze Nordcoreane.
In base al rapporto governativo sulla vicenda, Kim era talmente assuefatto ai giochi di guerra online da non poter più distinguere tra fantasia e realtà.
Il condannato – ha concluso il portavoce – potrà presentare appello ad una corte marziale di grado superiore e alla Corte Suprema.
Escludendo quest’ultima condanna capitale, sono 62 i prigionieri nel braccio della morte della Corea del Sud. (Fonti: Reuters, 23/11/2005)
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