YEMEN. RELIGIOSO ISLAMICO GIUSTIZIATO PER OMICIDIO
27 novembre 2005: Ali Ahmed Jarallah, ex imam di una moschea a Sanaa, capitale dello Yemen, è stato fucilato nel piazzale della principale prigione della città.
Era stato condannato a morte per l’omicidio, avvenuto nel 2002, di un alto dirigente del Partito Socialista dello Yemen, Jarallah Omar. Una corte d’appello il 23 aprile 2005 aveva confermato la sentenza capitale.
L’esecuzione è avvenuta alla presenza della famiglia del condannato, di giudici e di avvocati, dopo l’approvazione della condanna a morte da parte del presidente yemenita Ali Abdallah Saleh.
Nel luglio 2003, Jarallah avrebbe confessato di aver agito da solo quando, in occasione di una conferenza di partito a Sanaa, avrebbe ucciso la vittima con un’arma da fuoco.
L’omicidio – secondo le dichiarazioni del Religioso – fa parte della jihad contro gli infedeli, gli arabi nazionalisti e quelli convertiti al Cristianesimo, ed i socialisti.
Inizialmente membro del Partito islamico Al-Islah, Jarallah aveva lasciato il partito poco prima dell’omicidio, sostenendo che fosse diventato troppo morbido nei confronti degli Occidentali e dei gruppi minoritari islamici.
Nello stesso caso altre sei persone sono state condannate a pene detentive comprese tra i tre e dieci anni, per appartenenza al gruppo che Jarallah avrebbe costituito per continuare la sua “guerra santa”.
Era stato anche accusato di aver usato la sua moschea per il reclutamento di giovani disposti a compiere attentati, oltre che di “incitamento alla rivolta”. (Fonti: Agence France Presse, 27/11/2005)
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