ONU: RICHIESTA DI CONGELARE FINANZIAMENTI ALL’ANTI-DROGA IRANIANA
18 dicembre 2014: L'agenzia delle Nazioni Unite incaricata della lotta contro il traffico illecito di droga dovrebbe ritirare il suo sostegno alle operazioni antidroga della polizia in Iran fino alla abolizione nel Paese della pena di morte per reati di droga, hanno detto 6 gruppi per i diritti umani in una lettera pubblicata oggi. I gruppi hanno espresso la richiesta dopo che la magistratura iraniana ha impiccato 18 presunti trafficanti di droga in 24 ore, il 3 dicembre 2014, portando ad almeno 318 il numero di esecuzioni per reati di droga effettuate nella Repubblica Islamica da inizio 2014.
Reprieve, Human Rights Watch, Iran Human Rights, la Coalizione mondiale contro la pena di morte, Harm Reduction International e la Fondazione Boroumand Abdorrahman hanno sostenuto che l'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC) dovrebbe seguire il proprio orientamento sui diritti umani e imporre "un temporaneo congelamento o il ritiro del sostegno" se "a seguito di richieste di garanzie e di intervento politico di alto livello, le esecuzioni per reati legati alla droga continuassero."
Le 6 organizzazioni hanno avvertito l'UNODC del "crescente divario tra la retorica dell’Iran e la realtà del suo sistema di giustizia" e hanno descritto la decisione dell'agenzia di continuare il finanziamento dell’azione antidroga nel Paese come "inefficace se non controproducente."
"Dal momento che l’Iran giustizia presunti criminali per reati legati alla droga in numero sempre maggiore, è incredibile che l'ONU ritenga opportuno continuare a finanziare operazioni antidroga iraniane", ha detto il direttore di Reprieve, Maya Foa.
"Quante altre impiccagioni ci vorranno affinché l'ONU apra gli occhi sulle conseguenze letali del suo approccio attuale, e condizionare il suo sostegno alla fine della pena di morte per reati di droga?"
Gli archivi dell'agenzia Onu indicano che la stessa ha dato più di 15 milioni di dollari per "il sostegno delle operazioni di controllo" della polizia anti-droga iraniana, il finanziamento della formazione specialistica, l'intelligence, camion, body scanner, occhiali per la visione notturna, unità cinofile per la rilevazione di droga, basi ed uffici di sorveglianza delle frontiere, hanno detto i gruppi. Progetti UNODC in Iran hanno riportato indicatori di performance come "un aumento dei sequestri di droga e una migliore capacità di intercettare trafficanti" e un “aumento di condanne legate alla droga."
Il Regno Unito, l'Irlanda e la Danimarca hanno tutti scelto di ritirare il loro sostegno dalle operazioni antidroga iraniane amministrate dalla UNODC a causa delle preoccupazioni che questo finanziamento stesse consentendo l'esecuzione di presunti trafficanti di droga. Quando ha annunciato la sua decisione in tal senso, la Danimarca ha pubblicamente riconosciuto che le donazioni stavano portando ad esecuzioni capitali.
I gruppi nel maggio 2014 avevano scritto una lettera al Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon sulla questione dei finanziamenti antidroga dell’UNODC ad Iran e Vietnam.
Nella loro lettera, i gruppi hanno espresso la preoccupazione che il perdurante sostegno dell’UNODC alle operazioni antidroga iraniane stesse "attribuendo legittimità" alle esecuzioni per reati di droga. In una risposta dell’agosto 2014, il Direttore Esecutivo dell'UNODC, Yury Fedotov, ha risposto che la sua agenzia ha cercato di ottenere progressi attraverso "l'impegno e il dialogo", e che è stato "gratificato" dagli "sviluppi potenzialmente favorevoli riguardanti l'applicazione della pena di morte per gli autori di reati di droga in Iran." (Fonti: Human Rights Watch, 17/12/2014)
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