SUDAN: IN QUATTRO RISCHIANO LA PENA DI MORTE PER RIVELAZIONE DI SEGRETI DI STATO
21 settembre 2016: riprende questa settimana in Sudan il processo contro quattro pastori cristiani accusati di aver rivelato all’opinione pubblica dei segreti di stato.
In base ai resoconti, i quattro pastori sono stati accusati di diversi reati, tra cui spionaggio, diffusione di informazioni false, diffusione di odio e cospirazione contro lo Stato, e rischiano la pena di morte se riconosciuti colpevoli.
I Rev. Adulraheem Kodi e Kuwa Shamal Abu Zumam - Pastori della Chiesa di Cristo in Sudan – sono cresciuti sui Monti Nuba, un'area precedentemente presa di mira dal governo sudanese del presidente Omar al-Bashir, ha riportato Fox News.
Gli uomini sono in carcere da dicembre, quando sono stati prelevati dalle loro chiese.
"I pastori sono accusati di aver condiviso prove secondo cui il governo ha bruciato chiese a Khartoum e bombardato chiese sui Monti Nuba", ha dichiarato ai media Philip Tutu, un nativo dei Monti Nuba che si è trasferito negli Stati Uniti per difendere i diritti del popolo Nuba.
Altri due uomini hanno ricevuto accuse simili: Abduelmoneim Abdulmwlla, un attivista per i diritti umani, e il pastore ceco Petr Jasek.
L’Agenzia Nazionale di Intelligence ed i Servizi di sicurezza del Sudan sostengono che gli uomini abbiano diffuso segreti di stato, tuttavia gli osservatori internazionali si chiedono se tali accuse siano fondate. (Fonti: nydailynews.com, 21/09/2016)
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