USA: ‘AUMENTO DRAMMATICO’ DEL SUPPORTO DEI REPUBBLICANI ALLE INIZIATIVE PER L’ABOLIZIONE DELLA PENA DI MORTE
26 ottobre 2017: La definizione è nel titolo di uno studio pubblicato ieri dal gruppo “Conservatives Concerned About the Death Penalty” (conservativesconcerned.org). Lo studio, intitolato “The Right Way”, ricostruisce “la crescita drammatica (nel senso di molto forte, ndt) del supporto di politici Repubblicani a progetti di legge per l’abolizione della pena di morte”, e analizza le tendenze che sono dietro questo fenomeno. Basandosi su questi dati il rapporto dice che “sempre più Repubblicani riconoscono che la politica della pena di morte è guasta, e assumono un ruolo attivo nei tentativi di abolirla”. 40 deputati Repubblicani (nei vari stati) sono stati sponsor di proposte abolizioniste nel 2016, 10 volte di più rispetto al 2000. La percentuale di proposte di legge abolizioniste di iniziativa Repubblicana nel 2016 è salita al 31%, 6 volte di più rispetto al 2007. Il rapporto indica le iniziative di base, di partito, e di gruppi religiosi. Oltre al gruppo autore dello studio, gruppi simili si sono formati in altri 11 stati a maggioranza Repubblicana. In Kansas il Partito Repubblicano ha rimosso il supporto alla pena di morte dalla propria piattaforma programmatica elettorale nel 2014 spostandosi su una posizione neutrale, e votando contro un tentativo di reintrodurre la pena di morte nel 2016. Lo studio riporta che anche gli Evangelici, tradizionalmente la componente più conservatrice del Protestantesimo, stanno “abbandonando la pena di morte”, e anzi si stanno coinvolgendo, con alcuni propri importanti membri, in iniziative per fermare diverse esecuzioni. La National Association of Evangelicals recentemente ha assunto una posizione neutrale sulla pena di morte, riconoscendone diverse problematicità. Recenti sondaggi confermano le conclusioni dello studio. Il sondaggio ottobre 2017 di Gallup registra che il favore alla pena di morte è calato tra i Repubblicani dall’82% dello scorso anno al 72% di quest’anno. Un analogo sondaggio di Pew Research Center aveva registrato un calo di 7 punti del favore dei Repubblicani tra il 2011 e il 2015. Lo studio “The Right Way” evidenzia che il maggior numero di iniziative legislative contro la pena di morte negli Stati Uniti proviene da 5 stati a maggioranza Repubblicana, ed hanno come protagonisti parlamentari Repubblicani: Missouri, Kentucky, Kansas, South Dakota, Montana. A generare questo spostamento di posizioni sarebbe, secondo lo studio, la consapevolezza che la pena di morte si è dimostrata inefficace, ed incompatibile con un numero di valori fondamentali dei Conservatori, come la limitazione del potere dello stato sul cittadino, la responsabilità fiscale (uso responsabile del denaro pubblico, ndt), e la cultura della vita. Questo perché sono evidenti casi di condanne sbagliate, tempi lunghissimi, e alti costi”. (Fonti: The Salt Lake Tribune, 26/10/2017)
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