VIETNAM: L’ESECUZIONE VA SOSPESA DOPO TRE TENTATIVI FALLITI
11 aprile 2020: In base a un nuovo decreto che entrerà in vigore in Vietnam il 15 aprile 2020 le iniezioni letali vanno sospese se i condannati sono ancora vivi dopo la somministrazione di tre dosi del cocktail letale. Il decreto stabilisce che l'esecuzione di un condannato a morte debba essere effettuata con la somministrazione di un mix di tre sostanze: una che provoca l'incoscienza, un'altra che paralizza il sistema muscolo-scheletrico e una terza che arresta il battito del cuore. L’esecuzione di un condannato avviene quindi iniettandogli una dose contenente le suddette tre sostanze, che devono essere fornite dal Ministero della Salute su richiesta del Ministero della Difesa e del Ministero della Pubblica Sicurezza, dice il decreto. Prima dell'esecuzione, vengono preparate tre dosi, due delle quali sono di riserva. Se il cuore ancora batte 10 minuti dopo l’iniezione della prima dose, verrà somministrata la seconda dose e, se non si raggiunge l’effetto voluto neanche questa volta, verrà somministrata la terza dose, stabilisce il decreto. Se il condannato è ancora vivo 10 minuti dopo l’iniezione della terza dose, l'esecuzione sarà temporaneamente sospesa. I medici riferiranno lo stato del prigioniero al consiglio responsabile dell'esecuzione della condanna a morte. In Vietnam, 18 crimini tra cui stupro, omicidio e corruzione possono portare alla condanna a morte. Come metodo di esecuzione, il Paese è passato dalla fucilazione all’iniezione letale nel 2011. (Fonti: e.vnexpress.net, 10/04/2020)
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