MYANMAR: 16 CONDANNATI A MORTE PER GLI OMICIDI DI UN PRESUNTO INFORMATORE E DEI SUOI FIGLI
10 luglio 2021: La giunta militare del Myanmar ha condannato a morte 16 persone per gli omicidi di un presunto informatore e dei suoi due figli, avvenuti nella capitale Yangon, secondo quanto riportato dai media locali il 28 giugno 2021. Un uomo di nome Sein Moe e i suoi due figli, Aung Moe Hein e Htin Khant Moe Hein, sono stati trovati morti con ferite da coltello nella loro casa, nella township di Okkalapa Nord a Yangon lo scorso 15 marzo, ha riportato l'agenzia di stampa Myanmar Now, citando media gestiti dai militari. Secondo il rapporto, le forze militari hanno arrestato otto persone – sei uomini e due donne – della township e hanno emesso mandati di arresto per altri nove uomini. Dopo un processo militare durato oltre due mesi, sette degli arrestati sono stati condannati a morte e altri nove sono stati condannati a morte in contumacia. Un parente di uno dei condannati ha affermato che tutte e 16 le persone sono innocenti e che sarebbero state punite perché la giunta non è riuscita a catturare i veri colpevoli. I condannati hanno 15 giorni per impugnare la sentenza e i loro familiari hanno confermato che presenteranno appello, aggiunge il rapporto. Secondo un gruppo di monitoraggio locale, l'esercito birmano ha ucciso più di 880 persone da quando il 1° febbraio ha preso il potere ai danni del governo eletto della Lega Nazionale per la Democrazia di Aung San Suu Kyi. Secondo l'Associazione per l’Assistenza dei Prigionieri Politici, circa 64 persone sono state condannate a morte finora dalla giunta, di cui 40 in contumacia. (Fonti: Anadolu Agency, 29/06/2021)
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