GAZA: HAMAS CONDANNA A MORTE TRE PALESTINESI PER ‘COLLABORAZIONISMO’
27 maggio 2023: Una corte d’appello della Striscia di Gaza il 23 maggio 2023 ha confermato le condanne a morte di tre palestinesi accusati di collaborazione con Israele. Un quarto uomo ha ricevuto l'ergastolo per le stesse accuse. Non è chiaro quando i tre uomini, i cui nomi non sono noti, saranno giustiziati. Sono stati giudicati colpevoli di "comunicazione con entità straniere ostili" in violazione dell'articolo 131 del Codice Penale Rivoluzionario Palestinese del 1979. Due dei condannati saranno giustiziati mediante impiccagione, mentre il terzo andrà davanti al plotone di esecuzione. Il primo uomo, un residente della Striscia di Gaza di 67 anni, è stato arrestato da Hamas nel 2011. Sarebbe stato reclutato dalla sicurezza israeliana nel 1997 mentre attraversava il valico di Erez tra Israele e la Striscia di Gaza. L'uomo avrebbe accettato di collaborare con le autorità israeliane in cambio di un permesso per lavorare in Israele. Come risultato delle sue azioni, alcuni palestinesi sarebbero stati presi di mira e uccisi da Israele, secondo l’accusa. Il secondo uomo, un residente di 44 anni di Khan Yunis nel sud della Striscia, è stato arrestato da Hamas nel 2018. È stato accusato di essere un informatore per Israele dal 2000 e di aver fornito informazioni su miliziani, tunnel e armi. Secondo l'accusa, l'imputato, che lavorava in un concessionario di auto, vendeva veicoli con dispositivi di intercettazione a uomini armati palestinesi nella Striscia. Il terzo uomo, un 36enne anche lui di Khan Yunis, è stato accusato di aver lavorato per le autorità di sicurezza israeliane dal 2011. Avrebbe fornito “informazioni di sicurezza e militari” durante le guerre tra Israele e la Striscia di Gaza nel 2012 e 2014. Un quarto uomo, un settantenne di Khan Yunis, è stato condannato all'ergastolo con lavori forzati per aver collaborato con Israele dal 2001. Presumibilmente avrebbe passato informazioni a Israele in cambio di un permesso di lavoro. Era stato arrestato da Hamas nel 2017. (Fonti: Jerusalem Post, 24/05/2023)
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