INDIA. PRESIDENTE ESORTA GOVERNO A RICONSIDERARE LA GRAZIA
19 ottobre 2005: la richiesta rivolta dal Presidente A. P. J. Abdul Kalam al Governo, affinché riveda i casi di diversi detenuti nel braccio della morte, ha posto l’esecutivo di fronte ad un dilemma, ma sembrerebbe aver dato nuovo impulso alla campagna contro la pena capitale.
Invitando il Governo a considerare l’ipotesi della grazia per 20 dei 55 condannati a morte che hanno chiesto la grazia presidenziale, Kalam avrebbe proposto nuove linee guida per rivedere i casi capitali. Bikramjit Batra, dell’Unione Popolare per i Diritti Democratici (PUDR), Ong che porta avanti una campagna contro la pena di morte, ha detto che l’intervento di Kalam ha dato nuova energia al movimento abolizionista.
“Siamo felici che la nostra campagna goda del sostegno di una persona come il Presidente. Ha decisamente dato nuova vita al nostro movimento contro la pena di capitale,” ha detto Batra.
Kalam ha chiesto al Governo di prendere in considerazione la natura del reato, l’età del condannato, il suo stato di salute ed i rapporti familiari, oltre al comportamento tenuto in carcere.
I funzionari del Ministero degli Interni hanno confermato che i documenti con cui vengono respinte le domande di grazia di 20 condannati, che Kalam aveva invece ritenuto idonei al perdono, sono stati rimandati dal Presidente al Ministero, con l’invito a riconsiderare la decisione.
“Nessuna decisione è ancora stata presa,” ha detto una fonte del Ministero.
Funzionari hanno detto che è “quasi impossibile” che il Governo dia via libera alla grazia per 20 detenuti giudicati colpevoli e condannati da tribunali.
“Dobbiamo considerare molte questioni prima di prendere decisioni sulla clemenza,” ha detto un portavoce.
“Una decisione del genere potrebbe demoralizzare gli investigatori, che si battono per punire i colpevoli, e anche l’impatto sociale non può essere ignorato. Non possiamo semplicemente agire sulla base delle emozioni,” ha concluso il funzionario. (Fonti: IANS, 19/10/2005)
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