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La copertina del Rapporto 2005 |
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MESSICO. PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO 2005 DI NESSUNO TOCCHI CAINO
17 novembre 2005: si è svolta a Città del Messico la presentazione della versione spagnola del Rapporto 2005 di Nessuno tocchi Caino sulla pena di morte nel mondo.
All’evento, promosso dal Ministero degli Esteri messicano e svoltosi presso il Ministero, hanno partecipato il Ministro degli Esteri del Messico Luis Ernesto Derbez, il Segretario di Nessuno tocchi Caino, Sergio D’Elia, ed Elisabetta Zamparutti, curatrice del Rapporto e tesoriere dell’associazione. La presentazione del Rapporto è stata occasione per chiedere al Governo messicano di promuovere in America il sostegno di altri Paesi in favore di una risoluzione pro moratoria delle esecuzioni alla prossima Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
“Contiamo molto sul Messico, sulla forza che può far crescere all’interno del continente americano”, ha dichiarato la Zamparutti.
”Mi auguro - ha detto D’Elia – che la presentazione di questo Rapporto sia solo il primo di una lunga serie di incontri per assicurare il pieno successo dell’iniziativa in favore della moratoria”.
Il Segretario di NtC ha ricordato che la Corte Suprema del Messico nel 2001 ha stabilito per la prima volta che è incostituzionale estradare cittadini messicani in paesi dove rischiano l’ergastolo, oltre che la pena di morte. Inoltre, ha sottolineato la decisione del Parlamento nazionale di eliminare la pena capitale dalla Costituzione messicana.
Il Ministro degli Esteri Derbez ha dichiarato che il Messico continuerà a sostenere la posizione dei Paesi contrari alla pena di morte, considerato che – ha aggiunto – la necessità di eliminare la pena capitale in quanto strumento che non rende giustizia ma, al contrario, causa ingiustizia, è in Messico largamente sentita.
La sottosegretaria agli Affari multilaterali e ai Diritti umani, María del Refugio González, ha dichiarato che il Messico sta attuando diverse iniziative legali e diplomatiche, compreso un Programma di assistenza legale nei consolati per la difesa di cittadini messicani negli Stati Uniti.
“Iniziato nel settembre 2002, questo Programma è intervenuto il 175 casi. Ha ottenuto grandi risultati, compresa la non applicazione di 88 condanne a morte contro nostri cittadini”, ha detto la González. (Fonti: Efe, 17/11/2005)
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