MORATORIA. DAVIS A D’ALEMA, SOSTENIAMO VOSTRA INIZIATIVA
9 gennaio 2007: l'Italia ed il Consiglio d'Europa sono impegnati a lavorare congiuntamente per assicurare il massimo sostegno ad un'iniziativa nell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite tesa a rilanciare quanto meno la prospettiva di una moratoria globale delle esecuzioni, avendo come obiettivo finale una messa al bando globale della pena di morte. E’ quanto si legge in una nota diffusa dalla Farnesina a seguito dell’incontro tra il Ministro degli esteri Massimo D’Alema e il segretario generale del Consiglio d'Europa, Terry Davis, in cui è stata evocata l'iniziativa italiana per la moratoria delle esecuzioni capitali, con l’obiettivo finale dell’abolizione.
L'Italia, membro fondatore del Consiglio d'Europa, ha sostenuto con convinzione l'impegno profuso da tale organizzazione internazionale per la messa al bando della pena di morte in Europa sulla base della Convenzione Europea sui diritti dell'uomo e dei relativi protocolli. In seguito a cio', nessuna esecuzione e' stata perpetrata nei Paesi membri del Consiglio d'Europa negli ultimi 10 anni.
Inoltre - si legge ancora nella nota - un numero crescente di Paesi in altri continenti hanno abolito la pena capitale. Tali successi incoraggiano a continuare a lavorare congiuntamente in tale direzione nel contesto internazionale.
Alcuni recenti casi di esecuzione avvenute in diverse parti del mondo ed in differenti contesti politici hanno riproposto con forza la necessita' di una rinnovata iniziativa per promuovere una moratoria sulle esecuzioni, in vista della completa abolizione della pena di morte.
L'Italia ed il Consiglio d'Europa - sottolinea la Farnesina - sono impegnati a lavorare congiuntamente in tale senso.
Il Segretario Generale Davis condivide con il Ministro D'Alema la convinzione che occorra assicurare il massimo sostegno ad un'iniziativa nell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, tesa a rilanciare quanto meno la prospettiva di una moratoria globale, avendo come obiettivo finale una messa al bando globale della pena di morte.
L'Italia intende continuare a portare avanti tale azione, promuovendo altresi' una posizione unitaria in seno all'Unione Europea per conseguire tale risultato. (Fonti: Ansa, 09/01/2007)
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