IRAN: VERSO LEGGE CHE LIMITA ESECUZIONI MINORI
17 febbraio 2009: la magistratura iraniana sarebbe intenzionata a rendere meno facile la condanna a morte di minorenni riconosciuti colpevoli di omicidio.
In base al disegno di legge predisposto dalla stessa magistratura, ai minori verrà evitata l’esecuzione “Nel caso in cui non comprendano la natura del crimine commesso o ci siano dubbi sulla loro maturità o capacità di discernimento”, ha spiegato ai giornalisti il portavoce della magistratura Ali Reza Jamshidi.
Già approvato dalla Commissione Giustizia del Parlamento, il nuovo disegno di legge divide i minorenni colpevoli di vari reati in tre categorie, in base all’età.
“Quelli di età compresa tra 15 e 18 anni potranno ricevere una pena massima da due a cinque anni da trascorrere in riformatorio per crimini per i quali gli adulti vengono condannati all’ergastolo o perfino a morte”, ha detto il portavoce.
I tribunali dovranno tener conto delle opinioni di esperti circa il grado di maturità di un minorenne riconosciuto colpevole di omicidio.
I bambini di età compresa tra 7 e 12 anni “non subiranno alcuna pena”, ha detto Jamshidi, aggiungendo che il disegno di legge non fa differenza tra maschi e femmine.
Questi soggetti “saranno inviati in strutture rieducative, riceveranno terapie mediche e psicologiche, o saranno sottratti alle proprie famiglie e dati in affidamento”.
Infine, “I minori di età compresa tra 12 e 15 anni saranno inviati nei riformatori per periodi variabili da tre mesi fino ad un anno, in caso di crimine che per un adulto comporterebbe la prigione”. (Fonti: Agence France Presse, 17/02/2009)
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