CINA: ENTRO 3-5 ANNI ABOLIZIONE DEL PRELIEVO DI ORGANI DA CONDANNATI A MORTE
22 marzo 2012: La Cina abolirà entro 3-5 anni il prelievo di organi dai condannati a morte, ha dichiarato Huang Jiefu, vice ministro della Sanità. Fino ad ora, con il loro consenso, i condannati a morte rappresentano la prima fonte di donazione di organi in Cina dove, al momento, manca una vera e propria legge a riguardo.
Secondo stime del Ministero della Sanità di Pechino, ogni anno sono circa 1,5 milioni di cinesi ad aspettare un trapianto di organi ma vengono effettuati solo 10.000 trapianti. L'assenza di una legislazione a riguardo favorisce anche il commercio illegale di organi. La Cina sta creando un sistema nazionale per la donazione di organi che dovrebbe mettere fine alla dipendenza dai condannati a morte, inoltre sta incoraggiando alla donazione i comuni cittadini. Un sistema è stato già realizzato e sarà messo in prova in 16 provincie. La mossa di vietare la donazione di organi dai condannati a morte, secondo la stampa cinese, deriva anche dall'impegno di ridurre le pene capitali.
Ma la decisione prende anche in considerazione che la percentuale di malattie, infezioni e funghi negli organi dei condannati a morte, a causa delle non perfette condizioni igieniche delle prigioni cinesi, è particolarmente alta, ha aggiunto il Vice Ministro. Già nel 2007 il gabinetto cinese aveva emesso un regolamento in materia vietando il commercio di organi. In base ad una revisione del codice penale adottata nel febbraio dell'anno scorso, il “prelievo forzato di organi, la donazione forzata di organi e il prelievo di organi da minorenni” sono diventati reati penali, paragonati all'omicidio. Chi organizza una vendita illegale di organi può ricevere una pena detentiva massima di 5 anni ed una multa, mentre casi più gravi possono portare a detenzioni più lunghe. (Fonti: Xinhua, Repubblica, 22/03/2012)
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