ZIMBABWE: CONDANNATO A MORTE PER OMICIDIO RITUALE
25 marzo 2012: l’Alta Corte di Bulawayo, nello Zimbabwe, ha condannato all’impiccagione Colgate Buffen Mudenda, 34 anni, che avrebbe ucciso Innocent Mudimba, 19 anni, e successivamente venduto il suo sangue per 700 dollari.
Mudimba era stato rapito dalla casa in cui viveva con i genitori nel villaggio di Sikaputa, nel distretto di Binga, il 4 maggio scorso da un gruppo di uomini.
Al giovane fu tagliata la gola prima che venisse raccolto il suo sangue in un contenitore. Il ragazzo sarebbe morto dissanguato.
Il giudice Martin Makonese ha detto che l’assassino è stato condannato a morte tramite impiccagione.
In una dichiarazione fatta alla polizia e letta successivamente anche in tribunale, l’imputato ha confessato di aver rapito la vittima grazie all’aiuto di altri quattro uomini: Petros Mudimba, Bhilo Nyathi, Peter Mudenda e Chiyanembo Mwinde.
“Dopo il rapimento ho ucciso Mudimba e portato il suo sangue a chi mi ha promesso il denaro” ha detto nella dichiarazione Mudenda.
Il procuratore Khumbulani Ndlovu, assistito da Nonhlanhla Ndlovu, ha presentato una relazione post-mortem in cui si dimostra che la vittima è deceduta per shock emorragico a seguito di un profondo taglio alla gola.
Nonostante l’imputato si fosse dichiarato innocente dinanzi all’accusa di omicidio, è stato ritenuto colpevole e condannato a morte dal giudice Makonese.
Il processo contro gli altri quattro uomini coinvolti nell’uccisione è ancora in corso. (Fonti: www.newzimbabwe.com, 25/03/2012)
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