USA: GIUDICE FEDERALE VIETA IMPORTAZIONE SODIO TIOPENTALE
27 marzo 2012: a Washington il giudice federale Richard Leon ha dichiarato “illegalmente importate” tutte le dosi di Sodio Tiopentale, ed ha ordinato agli stati di consegnare eventuali scorte alla Food and Drug Administration (l’agenzia federale che si occupa di testare ed approvare i farmaci). Sono gli sviluppi di un’azione legale avviata il 3 febbraio 2011 dagli avvocati di 6 condannati a morte, e che nell’udienza del 9 febbraio 2012 ha visto salire a 21 i condannati a morte i cui avvocati sostenevano il ricorso contro la FDA.
I condannati chiedevano che la Corte bloccasse le importazioni già avviate e future sulla base che tali farmaci non erano mai stati testati negli Usa, e c’era il rischio che fossero difettosi.
Implicito nella posizione della FDA è che un farmaco da utilizzare per le esecuzioni non ha bisogno dello stesso numero di controlli e verifiche di un farmaco da utilizzare per curare liberi cittadini.
Il giudice Leon ha riconosciuto che con l’uso di tali farmaci “i detenuti devono subire un rischio non necessario di non venir anestetizzati compiutamente prima dell’esecuzione”. Il termine “non necessario” è la formula prevista dalla costituzione americana nella parte che pone i limiti alle punizioni dei detenuti.
Leon è stato esplicito: “di fatto, pochi nella nostra società sono più vulnerabili di un detenuto del braccio della morte che deve affrontare l’iniezione letale”.
A nome del collegio difensivo l’avvocato Brad Berenson ha detto: “È molto gratificante che la Corte abbia riconosciuto che anche i più disprezzati membri della nostra società hanno diritto alla garanzie votate dal Congresso degli Stati Uniti quando ha varato la legge Food Drug and Cosmetic Act”.
Dagli atti allegati al processo si è appreso che il Sodio Tiopentale in questione era stato prodotto in Austria da un impianto della Sandoz, acquistato all’ingrosso dalla britannica Archimedes Pharma Ltd., e spedito negli Usa dalla britannica Dream Pharma Ltd. (Fonti: Star Tribune, Statesman.com, 27/03/2012)
|