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Il ministro degli Esteri Giulio Terzi |
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MIN. ESTERI TERZI: ‘OTTENUTI RISULTATI IMPORTANTI MA TRAGUARDO ANCORA LONTANO’
3 agosto 2012: Gratitudine ed apprezzamento sono stati espressi da Giulio Terzi, ministro degli Esteri, nel suo intervento alla presentazione del rapporto annuale di 'Nessuno tocchi Caino' sulla pena di morte.
'Abbiamo ottenuto in questi anni risultati importanti, ma il traguardo e' ancora lontano. Sono piu' di 40 i Paesi nel mondo che applicano la pena di morte -ha detto Terzi- sono ancora tante, troppe, le esecuzioni capitali nel mondo. Finche' esistera' un solo condannato a morte, esistera' la nostra ferma opposizione a tale pratica. E a quanti sostengono -ha aggiunto- che la pena di morte e' necessaria per prevenire e reprimere i delitti piu' efferati, continueremo a rispondere che non si e' tanto piu' sicuri quanto piu' crudele e' la sanzione. Al contrario, la pena capitale non garantisce alcuna dissuasione dal crimine'.
'Questa convinzione forgia il nostro patrimonio giuridico e la nostra identita' -ha aggiunto Terzi- e trova da secoli autorevoli sostenitori: da Cesare Beccaria alle battaglie di Marco Pannella per la non violenza e in favore della giustizia. Questa tradizione ci spinge a continuare nella nostra azione, consapevoli che non sempre i risultati potranno essere immediati'. 'La promozione della campagna internazionale per l'abolizione della pena di morte -ha sottolineato Terzi- o per lo meno per la sua moratoria e' uno dei temi centrali e tratti qualificanti della politica estera italiana. Il ruolo di traino dell'Italia per l'avanzamento di questo principio di civilta' e' riconosciuto a livello globale. In questa delicata materia -ha evidenziato Terzi- non siamo disposti a fare sconti al realismo. E siamo apprezzati per esprimere sempre le nostre posizioni con chiarezza e fermezza, anche ai nostri piu' solidi alleati'.
Il ministro Terzi ha poi definito 'fondamentali' le iniziative di 'Nessuno tocchi Caino' come quella organizzata a Kigali, la conferenza regionale per l'abolizione e/o la moratoria della pena di morte, 'per la quale siamo coinvolti per dare seguiti concreti alla conferenza'. La riduzione significativa delle esecuzioni capitali evidenziata nel rapporto di 'Nessuno tocchi Caino' 'conferma la tendenza irreversibile verso l'abolizione della pena di morte nel mondo -ha detto Terzi- questa favorevole tendenza consolida i risultati di primaria importanza che abbiamo raggiunto insieme in questi anni'.
Ricordando le tre risoluzioni sulla moratoria della pena di morte adottate dall'assemblea delle Nazioni Unite il ministro ha sottolineato che nel negoziato 'alle Nazioni Unite per l'adozione di una nuova risoluzione a dicembre, sosteniamo un testo capace di aggregare il maggior numero di Stati, con l'obiettivo di un ulteriore aumento dei voti favorevoli e una diminuzione di quelli contrari'.
'E' inoltre per noi motivo di ulteriore incoraggiamento il fatto che sono aumentati i Paesi sponsor della risoluzione e speriamo che quest'anno se ne aggiungano altri'. 'Un ulteriore risultato, frutto della nostra capacita' di lavorare in perfetta sintonia -ha aggiunto il ministro degli Esteri- l'abbiamo ottenuto l'anno scorso quando la Farnesina, 'Nessuno tocchi Caino' e alcuni parlamentari sono riusciti a dissuadere una nota societa' farmaceutica dal produrre in Italia e esportare negli Stati Uniti un farmaco, il sodio thiopental, utilizzabile per le iniezioni letali. L'iniziativa ha rallentato il ritmo delle esecuzioni, costringendo alcuni Stati americani a rinviare l'esecuzione delle sentenze. La Commissione europea ha incluso poi tale farmaco nella lista di sostanze soggette all'autorizzazione dell'esportazione'.
'In questi 8 mesi, sono personalmente intervenuto piu' volte per sensibilizzare i governi all'abolizione o alla moratoria della pena di morte. L'ho fatto pubblicamente alla ministeriale Osce di dicembre, chiedendo alla Bielorussia, unico Paese europeo mantenitore, -ha sottolineato il titolare della Farnesina- di revocare le condanne alla pena capitale per le due persone accusate dell'attentato a Minsk.
Il mio appello e quello dell'Ue non sono riusciti a sospendere la sentenza, ma abbiamo scosso le coscienze ed io ho ribadito l'assurdita' di uccidere le persone che hanno ucciso altre persone per dimostrare che le persone non si devono uccidere'. (Fonti: Adnkronos, 03/08/2012)
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