TEXAS (USA): GIUSTIZIATO RITARDATO MENTALE
7 agosto 2012: Marvin Wilson, 54enne afroamericano mentalmente ritardato, è stato giustiziato mediante iniezione letale nella prigione di Huntsville, in Texas.
Era stato condannato a morte per aver ucciso nel 1992 un informatore della polizia, il 21enne Jerry Williams.
Secondo quanto riferito, le sue ultime parole sono state rivolte alla famiglia: «Abbracciate mia madre e ditele che le voglio bene. Portami a casa Gesù, portami a casa Dio».
La Corte Suprema aveva respinto poche ore prima dell'iniezione letale l'ultimo tentativo di appello dei legali di Wilson. "La Corte - affermava l'appello - deve fermare questa esecuzione crudele e incostituzionale di un uomo mentalmente ritardato".
Gli avvocati dell'uomo avevano chiesto la commutazione della pena sulla base del basso quoziente intellettivo di Wilson, 61, nettamente inferiore alla quota 70 considerata soglia per l'infermità mentale.
Tuttavia la pubblica accusa ha contestato la validità dei test che avevano stabilito il QI del condannato e questa linea deve avere prevalso anche tra i giudici della Corte.
Wilson era stato condannato nel 1992 per la morte di Jerry Williams, che lo aveva identificato alla polizia come spacciatore di droga. Il suo complice nel crimine, Terry Lewis, è stato condannato all'ergastolo, dopo che la moglie ha testimoniato contro Wilson, riferendo che Wilson le aveva detto di essere stato lui a premere il grilletto. Wilson ha sempre dichiarato di non aver commesso l'omicidio.
Wilson è il settimo detenuto giustiziato dall'inizio dell'anno in Texas, lo stato americano che più fa ricorso alla pena capitale. Sono altre nove le esecuzioni previste in Texas prima della fine del corrente anno.
Nel 2002 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha proibito l'esecuzione dei ritardati mentali, dichiarandola contraria all'Ottavo emendamento della Costituzione. La Corte ha però lasciato agli Stati la decisione su come determinare chi rientra nella categoria dei ritardati mentali.
Il Texas ha stabilito che un ritardato mentale presenta le stesse caratteristiche del personaggio 'Lennie' del romanzo di John Steinbeck 'Uomini e topi'.
"Prima del caso di Wilson, non avevo idea che uno Stato come il Texas si rifacesse a un personaggio creato da mio padre - afferma Thomas Styeinbeck, figlio di John Steinbeck - come riferimento per stabilire se qualcuno con infermità mentale possa vivere o meno. Sono sicuro che se mio padre fosse qui sarebbe arrabbiato e offeso nel vedere il suo lavoro usato in questo modo". (Fonti: Corriere della Sera, huffingtonpost.com, 08/08/2012)
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