PAKISTAN: CORTE SUPREMA, GOVERNO DECIDA SU DOMANDE DI GRAZIA
11 dicembre 2012: la Corte Suprema del Pakistan ha disposto l’approfondimento dei casi relativi ai prigionieri nel braccio della morte del Paese, in risposta ad una petizione che solleva la questione delle domande di grazia pendenti.
Un collegio di tre giudici presieduto dal giudice Anwar Zaheer Jamali ha emesso la direttiva in risposta alla petizione costituzionale presentata da Yaqoob Bhatti, un prigioniero.
Nel corso dell’udienza, un avvocato ha detto al collegio che i detenuti nel braccio della morte sono un totale di 6.355, mentre sono 896 gli appelli pendenti presso la Corte Suprema e altri 27 presso la Corte Islamica Federale.
L'avvocato ha chiesto alla Corte Suprema di ordinare alle autorità di prendere una decisione chiara sul destino di questi prigionieri.
Un Vice Procuratore Generale ha chiesto al collegio di concedergli tempo, mettendolo in grado di fornire aiuto con tutti i dettagli pertinenti.
Il collegio ha sospeso il procedimento e ha detto che l’ufficio della Corte Suprema avrebbe fissato la data per la prossima udienza.
Il cittadino indiano Sarabjit Singh è tra i prigionieri nel braccio della morte pakistano.
E 'stato condannato per il presunto coinvolgimento in una serie di attentati nel 1990, anche se la sua esecuzione è stata rimandata a tempo indeterminato nel 2008 dal governo federale.
Il Sottosegretario di Stato agli Interni Rao Mujtaba Kharal ieri (10 dicembre) ha informato l'Assemblea Nazionale (camera bassa del parlamento) che nessun civile è stato giustiziato nel corso degli ultimi quattro anni.
Parlando durante il Question Hour, Kharal ha detto che attualmente sono 65 i detenuti che attendono l’esecuzione della loro condanna capitale. (Fonti: PTI, 2012/11/12)
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