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Da sin: Ferraro, Zamparutti, D'Elia, Bonino, Pannella |
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PENA DI MORTE: LA SITUAZIONE A OGGI
26 luglio 2013: L’evoluzione positiva verso l’abolizione della pena di morte in atto nel mondo da oltre quindici anni, si è confermata nel 2012 e nei primi sei mesi del 2013.
I Paesi o i territori che hanno deciso di abolirla per legge o in pratica sono oggi 158. Di questi, i Paesi totalmente abolizionisti sono 100; gli abolizionisti per crimini ordinari sono 7; quelli che attuano una moratoria delle esecuzioni sono 5; i Paesi abolizionisti di fatto, che non eseguono sentenze capitali da oltre dieci anni o che si sono impegnati internazionalmente ad abolire la pena di morte, sono 46.
I Paesi mantenitori della pena di morte sono scesi a 40 (al 30 giugno 2013) rispetto ai 43 del 2011. I Paesi mantenitori sono progressivamente diminuiti nel corso degli ultimi anni: erano 42 nel 2010, 45 nel 2009, 48 nel 2008, 49 nel 2007, 51 nel 2006 e 54 nel 2005.
Nel 2012, i Paesi che hanno fatto ricorso alle esecuzioni capitali sono stati 22, rispetto ai 20 del 2011, ai 22 del 2010, ai 19 del 2009 e ai 26 del 2008.
Nel 2012, le esecuzioni sono state almeno 3.967, a fronte delle almeno 5.004 del 2011, delle almeno 5.946 del 2010, delle almeno 5.741 del 2009 e delle almeno 5.735 del 2008. Il calo delle esecuzioni rispetto agli anni precedenti si giustifica con la significativa riduzione stimata in Cina dove sono passate dalle circa 4.000 del 2011 alle circa 3.000 del 2012.
Nel 2012 e nei primi sei mesi del 2013, non si sono registrate esecuzioni in 3 Paesi – Egitto, Singapore e Vietnam – che le avevano effettuate nel 2011.
Viceversa, 8 Paesi hanno ripreso le esecuzioni: Botswana (almeno 1), Gambia (9), Giappone (7), India (1) e Pakistan (1) nel 2012; Indonesia (1), Kuwait (5) e Nigeria (4) nel 2013.
Ancora una volta, l’Asia si conferma essere il continente dove si pratica la quasi totalità della pena di morte nel mondo. Se stimiamo che in Cina vi sono state circa 3.000 esecuzioni (circa 1.000 in meno rispetto al 2011), il dato complessivo del 2012 nel continente asiatico corrisponde ad almeno 3.879 (il 97,8%), in calo rispetto al 2011 quando erano state almeno 4.935.
Le Americhe sarebbero un continente praticamente libero dalla pena di morte, se non fosse per gli Stati Uniti, l’unico Paese del continente che ha compiuto esecuzioni (43) nel 2012. Il 7 agosto 2012, la Commissione Inter-Americana per i Diritti Umani ha chiesto agli Stati membri dell’Organizzazione degli Stati Americani (OAS) che hanno ancora la pena di morte ad abolirla o, almeno, a introdurre una moratoria sulla sua applicazione.
In Africa, nel 2012, la pena di morte è stata eseguita in 5 Paesi (erano stati 4 nel 2011) e sono state registrate almeno 42 esecuzioni: Sudan (almeno 19), Gambia (9), Somalia (almeno 8), Sudan del Sud (almeno 5), Botswana (almeno 1). Nel 2011 le esecuzioni effettuate in tutto il continente erano state almeno 24.
In Europa, la Bielorussia continua a costituire l’unica eccezione in un continente altrimenti totalmente libero dalla pena di morte. Nel 2012 tre uomini sono stati giustiziati per omicidio.
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