MASSACHUSETTS (USA): BOSTON PREFERISCE L’ERGASTOLO SENZA CONDIZIONALE
16 settembre 2013: un sondaggio condotto dal quotidiano Boston Globe indica che il 57% dei cittadini di Boston, la città colpita dalla Strage della Maratona dello scorso 15 aprile, preferisce l’ergastolo senza condizionale alla pena di morte.
Il 15 aprile 2013, nei pressi dell’arrivo della tradizionale Maratona di Boston, i due fratelli di origine cecena Dzhokhar e Tamerlan Tsarnaev collocarono due bombe artigianali che causarono la morte di 3 persone e oltre 260 feriti.
Il 19 aprile Dzhokhar, 26 anni, rimase ucciso in un conflitto a fuoco con la polizia.
Tsarnaev, che oggi ha 20 anni, venne arrestato il 24 aprile.
L’inizio del processo non è stato ancora fissato. Sarà un processo federale, come sempre avviene nei casi di terrorismo negli Usa, e il Procuratore Generale degli Stati Uniti, Eric Holder, non ha ancora comunicato se ha intenzione di chiedere la pena di morte.
Il sondaggio condotto con 704 telefonate tra il 5 e il 12 settembre ha rilevato 57% favorevoli all’ergastolo senza condizionale e 33% favorevoli alla pena di morte, e un 10% di indecisi.
Divisi per appartenenza politica, i Democratici hanno risposto 61/28, mentre i Repubblicani 49/46. Divisi per sesso, le donne sono state favorevoli al 64%, gli uomini al 50%. Per il resto il sondaggio è abbastanza uniforme sia per classi di età, di censo, di razza e di livello scolastico.
Altre domande del sondaggio chiedevano se lo stato avesse potuto fare di più per prevenire l’attentato. Il 53% ha risposto che il governo federale dovrebbe fare di più “contro attacchi simili”, ma il 43% ha risposto che le autorità, con le informazioni in loro possesso, non potevano fare di più. In Massachusetts, lo stato di cui Boston è la capitale, la pena di morte è stata abolita nel 1984 e l’ultima esecuzione risale al 1947. (Fonti: Boston Globe, 16/09/2013)
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