USA: CONDANNE ALL’ERGASTOLO IN AUMENTO
18 settembre 2013: negli Usa 160.000 detenuti stanno scontando una condanna “fino all’ergastolo”, e tra loro, 50.000 una condanna all’ergastolo senza condizionale. Sono i dati che emergono da un nuovo studio del Sentencing Project su tutti i 50 stati e sul sistema giudiziario federale.
“The Sentencing Project” è una importante onlus con base a Washington DC. Dal suo primo rapporto che esaminava i dati del 1984, le condanne all’ergastolo sono quadruplicate, ed ora sono a un "livello senza precedenti".
Il solo numero degli ergastoli senza condizionale è aumentato del 22% dal 2008.
Lo stato dell’Utah, che ha meno di 2,9 milioni di abitanti, non fa eccezione al trend nazionale. Incrociando i dati di una inchiesta realizzata dal quotidiano The Salt Lake Tribune e i dati raccolti dal Sentencing Project sarebbero 105 i detenuti che stanno scontando condanne all’ergastolo per omicidi di 1° grado, e in più ci sono 1.943 detenuti che hanno ricevuto condanne “da 5 anni all’ergastolo”, ossia condanne che dopo un tempo minimo di 5 anni vengono riesaminate da una apposita commissione, la Parole Board. In caso la Commissione non esprimesse parere favorevole alla scarcerazione, la condanna viene protratta fino ai riesami successivi, e in linea ipotetica, fallendo i vari riesami, anche fino all’ergastolo.
Negli stati dove esiste questo tipo di “condanna indeterminata”, i detenuti tendono a scontare carcerazioni più lunghe, dice il rapporto.
Secondo l’inchiesta del Tribune, gli ergastoli che in Utah sono il risultato dei mancati rilasci da parte della Commissione costano al cittadino circa 3.2 milioni di dollari l’anno, visto che in media il costo di mantenimento di un detenuto nelle strutture di massima sicurezza è di circa 30.000 dollari l’anno. La cifra aumenta con l’aumentare dell’età del detenuto, soprattutto per via dell’incidenza delle spese mediche, che sono a carico dell’Amministrazione Penitenziaria.
Il rapporto, facendo la proporzione tra popolazione “normale” e numero di detenuti, classifica lo Utah al secondo posto dopo la California per il numero percentuale di detenuti con condanne “fino all’ergastolo”. Il rapporto segnala anche forti sproporzioni razziali: i neri nello Utah sono l’1,3% della popolazione, ma sono il 7% dei detenuti all’ergastolo, mentre gli ispanici, che sono il 13% della popolazione, rappresentano il 21% dei detenuti all’ergastolo.
Il rapporto evidenzia che oggi le condanne all’ergastolo non sono più riservate ai soli reati violenti, o “di sangue”. Una volta era usato in alternativa alla pena capitale per i reati di omicidio ma oggi, dopo i periodici inasprimenti delle leggi nazionali ispirati dalla “linea dura contro il crimine” il suo uso si è espanso ad una gamma ampia di reati. Tra questi, l’aggressione, la rapina e il sequestro aggravati, la violenza sessuale e lo stupro, ed anche a reati contro la proprietà e reati di droga.
Secondo il Sentencing Project , circa 10.000 detenuti condannati all'ergastolo sono stati condannati per reati non violenti .
Tra gli esempi citati nella relazione : un ragazzo di 23 anni, studente universitario arrestato nel 1993, ha ricevuto tre condanne a vita dopo essere stato condannato da un tribunale federale per “cospirazione” (un reato simile alla nostra associazione a delinquere) per aver fatto da collegamento tra due spacciatori di droga - anche se non era presente nei momenti di scambio delle sostanze, e non era corrente del dettagli della transazione. La sentenza si è basata sulla quantità di droga in questione, e le condanne minime obbligatorie previste dalla legge federale per il narcotraffico.
In Oklahoma un uomo di 63 anni ha ricevuto l'ergastolo per la vendita di un grammo di cocaina e tre sigarette di marijuana. L’uomo ha scontato 18 anni, e la Parole Board ha mandato al Governatore un parere favorevole alla sua scarcerazione, parere che però il Governatore ha respinto.
Il Sentencing Project ha attribuito l’aumento delle condanne all’ergastolo anche allo scetticismo circa l'efficacia della riabilitazione in carcere. (Fonti: The Salt Lake Tribune, 18/09/2013)
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