MALDIVE: DECISA L’INIEZIONE LETALE COME METODO DI ESECUZIONE
23 gennaio 2014: il Ministro degli Interni delle Maldive Umar Naseer ha ordinato all’amministrazione penitenziaria di compiere tutti i preparativi necessari a eseguire le condanne a morte tramite l'iniezione letale.
Parlando durante la cerimonia della firma del decreto presso il Ministero, Umar ha detto che regolamenti e procedure di esecuzione erano stati redatti, perché le condanne a morte non possono essere vanificate a causa della mancanza di normative pertinenti. “Ma le condanne a morte pronunciate nei confronti di minori saranno implementate solo al compimento dei 18 anni, mentre saranno eseguite le condanne capitali già emesse”, ha aggiunto il Ministro.
Le esecuzioni tramite iniezione letale saranno effettuate nella prigione di Maafushi.
L'ultima condanna a morte è stata comminata a Hussain Humam, il principale imputato dell'omicidio del parlamentare di Ungoofaru, Afrasheem Ali, accoltellato a morte sulle scale del suo palazzo la notte del 1° ottobre 2012. Humam aveva negato le accuse di omicidio, che aveva confessato invece in una precedente udienza. Ma il giudice ha creduto alla sua prima versione e l’ha dichiarato colpevole di omicidio il 16 gennaio 2014.
L’ultima esecuzione nelle Maldive è avvenuta nel 1953, quando è stato giustiziato Hakim Didi, che era stato condannato a morte per aver tentato di assassinare il Presidente Mohamed Amin Didi usando la magia nera. (Fonti: haveeru.com, 23/01/2014)
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