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Guardie di frontiera nordcoreane |
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COREA DEL NORD: SECONDO THINK TANK SUDCOREANO LE ESECUZIONI PUBBLICHE POTREBBERO ESSERE IN CALO
11 maggio 2020: La pena capitale è ancora diffusamente utilizzata nella Corea del Nord, ma le esecuzioni pubbliche e altre forme di punizione severa potrebbero essere in calo, secondo un rapporto sudcoreano. Riportato dall’agenzia di stampa Yonhap, il think tank statale Istituto Coreano per l’Unificazione Nazionale ha dichiarato l'11 maggio 2020 nel suo libro bianco annuale sui diritti umani nella Corea del Nord che non ci sono prove che il diritto alla vita sia garantito nel regime di Kim Jong Un. Il libro bianco del 2020, basato su testimonianze di fuoriusciti stabilitisi nel Sud, cita casi di esecuzioni pubbliche di nordcoreani accusati di traffico di droga, omicidio e persino di guardare video sudcoreani. La ricerca sudcoreana ha concluso che i casi di pena di morte per traffico di stupefacenti o per aver guardato o diffuso media sudcoreani "sono aumentati" negli ultimi anni. Il documento sostiene che i campi per prigionieri politici continuano a essere diffusi nella Corea del Nord. Queste strutture sono separate dalle prigioni ufficialmente registrate nel regime e infliggono "atti arbitrari" di punizione ai prigionieri. Le persone che tentano di fuggire verso Sud e chi cerca di aiutarle continuano a essere detenuti in campi di prigionia politici, afferma il libro bianco. Il rapporto afferma inoltre che il controllo delle frontiere si è rafforzato sotto l'attuale leader nordcoreano. "Si teme che le violazioni dei diritti umani dei nordcoreani rimpatriati con la forza si intensificheranno", afferma il documento. Le autorità nordcoreane continuano inoltre ad abusare del loro potere attraverso "arresti illegali, processi iniqui, sorveglianza e intercettazioni". Il libro bianco afferma che i nordcoreani hanno scarso accesso all'istruzione e all’informazione trasparente. Tuttavia, mentre nel paese prevalgono le violazioni dei diritti umani, le famigerate esecuzioni pubbliche del regime potrebbero diminuire, "rispetto al passato", afferma il documento. "E’ evidente la diminuzione dei casi di mobilitazione delle persone per assistere forzatamente a esecuzioni pubbliche", è scritto nel rapporto sudcoreano. Sempre l'11 maggio, il servizio di propaganda nordcoreano Meari ha respinto la Nuova Politica verso il Nord del presidente sudcoreano Moon Jae-in, che si rivolge alle altre nazioni del nord-est asiatico. Il Meari ha affermato che la politica di Moon offre una falsa cooperazione e il coinvolgimento di "potenze straniere". Seoul in precedenza aveva chiesto la riconnessione delle linee ferroviarie tra le due Coree. (Fonti: UPI, 11/05/2020)
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