IRAN - Confermata la condanna a morte del giornalista Ruhollah Zam.
8 dicembre 2020: Confermata la condanna a morte del giornalista Ruhollah Zam. Secondo l'agenzia di stampa statale ISNA, in una conferenza online tenutasi oggi, il portavoce della magistratura Gholamhossein Esmaili ha confermato che la condanna a morte del direttore del canale Telegram “AmadNews”, Ruhollah Zam, è stata confermata dalla Corte Suprema. Esmaili ha spiegato: "La Corte Suprema ha esaminato il caso più di un mese fa, ed ha confermato il verdetto". A giugno, il Mizan Online, l’organo di stampa ufficiale della magistratura iraniana, aveva scritto che l'udienza finale del processo a Zam si era tenuta il 9 giugno 2020 quando l’uomo si è dichiarato colpevole di "insulti ai funzionari governativi e incitamento alla rivolta", e di "sostegno a persone già condannate per attentato alla sicurezza”. Contro l'attivista politico sono state mosse anche altre accuse tra cui "un diffuso coinvolgimento in danneggiamenti del sistema economico" e "azione contro la sicurezza interna ed esterna della Repubblica islamica". A luglio, Mizan Online aveva scritto che il tribunale preliminare aveva dichiarato colpevole Zam, e aveva citato il portavoce della magistratura, Gholamhossein Esmaili, il quale aveva affermato che "la corte ha considerato 13 capi di imputazione contro Ruhollah Zam come casi di corruzione sulla terra e lo ha condannato a morte". Ruhollah Zam, il cui canale Telegram al suo apice ha avuto oltre un milione di visualizzatori, ha lo status di rifugiato e un permesso di soggiorno in Francia. È stato arrestato durante un viaggio in Iraq nell'ottobre 2019 e successivamente trasferito in Iran. Il giorno dopo che le Guardie rivoluzionarie avevano annunciato la notizia dell'arresto di Zam, il quotidiano francese Le Figaro ha riferito che il signor Zam era stato attirato a visitare Baghdad con il pretesto di incontrare l'ayatollah Ali Sistani, leader sciita iracheno a Najaf, dove era stato arrestato.
https://iranhr.net/en/articles/4523/ (Fonte: IHR)
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