TAIWAN: L’OBIETTIVO FINALE RESTA L’ABOLIZIONE DELLA PENA DI MORTE
23 aprile 2021: Il ministro della Giustizia di Taiwan, Tsai Ching-hsiang, ha dichiarato il 21 aprile 2021 che il Paese resta sulla strada per l'abolizione della pena capitale nonostante l'esecuzione e le cinque condanne a morte dello scorso anno. Tsai ha reso la dichiarazione dopo la pubblicazione del Rapporto sulle condanne a morte ed esecuzioni nel 2020 di Amnesty International, che elenca Taiwan tra i 18 Paesi che hanno applicato la pena di morte nel 2020, ha scritto Liberty Times. Tsai ha sottolineato che la posizione di Taiwan sulla futura abolizione della pena capitale non è cambiata. Le esecuzioni sono tuttavia ancora previste dalla legge e il Ministro ha assicurato che le condanne capitali vengono eseguite dopo valutazioni rigorose e prudenti. Secondo Lin Tzu-wei, direttore legale dell'Alleanza di Taiwan per la fine della Pena di Morte, in quattro dei cinque casi in cui sono state emesse condanne a morte nel 2020 gli imputati avevano meno di 30 anni, il che riflette una tendenza preoccupante. Il punto di vista è stato ripreso da Yeh Ta-hua, un membro della Commissione Nazionale per i Diritti Umani, il quale ha affermato che la Commissione monitorerà le condizioni dei detenuti con problemi mentali ed eviterà violazioni della Carta Internazionale dei Diritti Umani. Yeh ha anche chiesto di affrontare meglio i fattori che contribuiscono alla criminalità e di intervenire preventivamente attraverso un miglioramento dello stato sociale. La questione è giunta nuovamente sotto i riflettori dopo che un tribunale di New Taipei ha condannato a morte una madre single per aver strangolato suo figlio e sua figlia l'anno scorso, una tragedia che alcuni dicono derivare dalla mancanza di sostegno sociale, ha scritto la CNA. (Fonti: Taiwan News, 22/04/2021)
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