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Cittadini con doppia cittadinanza |
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IRAN - “La comunità internazionale deve unirsi contro i processi farsa iraniani
27 aprile 2021: “La comunità internazionale deve mostrarsi unita contro i processi farsa iraniani". Center for Human Rights in Iran (CHRI), alla vigilia di due processi in calendario per il 28 aprile, sollecita la comunità internazionale che sta negoziano con l'Iran sul suo programma nucleare ad adottare una posizione comune contro la pratica crudele e illegale dell'Iran di incarcerare i cittadini con doppia cittadinanza da utilizzare come merce di scambio. "A nessun governo dovrebbe essere permesso di giocare con le vite umane come pedine politiche, ma questo è ciò che il governo iraniano ha fatto per anni con la doppia cittadinanza", ha detto Hadi Ghaemi, direttore esecutivo del CHRI. "È venuto il momento che i paesi che hanno ostaggi in Iran creino un fronte unito per liberare i propri cittadini e fermare una volta per tutte la presa di ostaggi da parte dell'Iran", ha aggiunto. Secondo il CHRI, almeno 15 cittadini con doppia cittadinanza e un cittadino straniero sono stati imprigionati in Iran a partire dall'aprile 2021, con processi non avevano rispettato gli standard internazionali del giusto processo. "I 15 casi che citiamo sul nostro sito web sono solo quelli che sono stati resi pubblici", ha detto Ghaemi. "Le autorità iraniane fanno pressione sulle famiglie affinché mantengano segreti i loro casi con false promesse di un rilascio più rapido". "Altri saranno incarcerati illegalmente fino a quando la comunità internazionale non risponderà in un modo che comunichi chiaramente ai funzionari iraniani che non possono avere relazioni normalizzate con la comunità internazionale se questa pratica continua", ha aggiunto. L’esortazione di Ghaemi è rivolta al gruppo di lavoro definito “P5+1”, ossia i rappresentanti di Stati Uniti, Russia, Cina, Regno Unito, Francia, e Germania, che da alcuni anni stanno trattando con le autorità iraniane sul programma nucleare della repubblica islamica. La decisione di un tribunale rivoluzionario iraniano di mettere in scena un processo farsa contro tre cittadini con doppia nazionalità alla fine di aprile, mentre sono in corso i colloqui sul programma nucleare iraniano, è una chiara indicazione che il governo iraniano sta usando gli individui come leva politica, e che teme poche ripercussioni negative se condannerà altre persone con accuse fittizie. Il 26 aprile 2021, cinque anni dopo che Nazanin Zaghari-Ratcliffe era stata arrestata con false accuse di spionaggio, un tribunale ha condannato l'operatrice umanitaria britannica-iraniana, madre di una giovane figlia, a un ulteriore anno di detenzione e al divieto di lasciare il paese per un altro anno. Due giorni dopo, l'attivista sindacale britannico-iraniano Mehran Raoof e l'architetta in pensione tedesco-iraniana Nahid Taghavi dovranno affrontare lo stesso sistema giudiziario. "Le ho appena parlato e le ho detto che avrebbe dovuto immaginare migliaia di persone in aula, in piedi accanto a lei e chiedere: #FreeNahid", ha twittato sua figlia Mariam Claren. L'Iran giustifica la sua pratica di detenere i cittadini con doppia cittadinanza senza concedere loro l’assistenza consolare dell’altro paese sostenendo di non riconoscere il concetto di doppia nazionalità. A tutti i cittadini con doppia cittadinanza detenuti nel paese è stato confiscato il passaporto ed è stato proibito di lasciare l'Iran. In tutti i casi conosciuti di cittadini con doppia cittadinanza, l’Iran non ha applicato gli standard internazionali del giusto processo, né nella fase preliminare, né nei processi veri e propri. Molti sono stati anche costretti a fare false "confessioni" attraverso la tortura o altri mezzi di coercizione. Il 21 aprile 2021 il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Saeed Khatibzadeh, impegnato a Vienna nei colloqui sul programma nucleare iraniano, in un post sui social media ha scritto che il Ministro desidererebbe utilizzare i cittadini come merce di scambio, e che il suo paese era disposto a scambiare i detenuti con doppia nazionalità in uno scambio di prigionieri "tutti per tutti". Il riferimento è ai funzionari iraniani arrestati in varie parti del mondo con accuse di spionaggio o di pratiche illegali per aggirare le sanzioni economiche internazionali contro l’Iran. "La sentenza della ‘kangaroo court’ (termine anglosassone intraducibile, che sta per tribunale illegale/sommario, ndt) contro Nazanin Zaghari-Ratcliffe svela ancora una volta la vera natura delle accuse contro di lei: fabbricate, politicamente motivate e disumane", ha detto Ghaemi. "Le sentenze contro questi cittadini con doppia nazionalità rivelano anche la natura del sistema giudiziario in Iran: illegale, crudele e sottomesso ai dettami politici dell'intelligence e delle agenzie di sicurezza", ha aggiunto.
A seguire, i 15 “ostaggi” che CHRI ha individuato. Mohammad Reza Eslami, cittadinanza Iran / Canada; Mehran Raoof, cittadinanza Iran / Regno Unito; Kamal Alavi, cittadinanza Iran / Svizzera; Benjamin Briere, cittadinanza Francia; Emad Sharghi (anche scritto Sharqi), cittadinanza Iran / Stati Uniti; Jamshid Sharmahd, cittadinanza Iran / Germania; Nahid Taghavi, cittadinanza Iran / Germania; Anoosheh Ashoori, cittadinanza Iran / Regno Unito; Massud Mossaheb, cittadinanza Iran / Austria; Fariba Adelkhah, cittadinanza Iran / Francia; Nazanin Zaghari-Ratcliffe, cittadinanza Iran / Regno Unito; Siamak Namazi, cittadinanza Iran / USA; Baquer Namazi, cittadinanza Iran / USA; Morad Tahbaz, cittadinanza Iran / Regno Unito / Stati Uniti; Ahmadreza Djalali, cittadinanza Iran / Svezia; Kamran Ghaderi, cittadinanza Iran / Austria.
https://iranhumanrights.org/2021/04/show-trials-of-dual-nationals-will-continue-until-p51-countries-create-united-front-against-hostage-taking/
https://iranhumanrights.org/2018/05/who-are-the-dual-nationals-imprisoned-in-iran/
(Fonte: CHRI)
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