EGITTO: CONFERMATA CONDANNA CAPITALE PER L’OMICIDIO DI UN GENERALE
9 settembre 2024: La Corte penale egiziana il 3 settembre 2024 ha confermato la condanna a morte emessa contro Essam Abdel Majeed, riconosciuto colpevole dell'omicidio del Generale maggiore Nabil Farag. La sentenza è stata confermata dopo essere stata approvata dalla massima autorità musulmana sunnita del Paese, un requisito per qualsiasi esecuzione capitale. Abdel Majeed, noto come Abu Hamza, è stato condannato in contumacia insieme ad altri per l'omicidio di Farag, che era il vicedirettore della sicurezza di Giza. L’uomo fu ucciso il 19 settembre 2013 durante le violenze scoppiate quando la polizia prese d'assalto la città di Kerdasa, vicino al Cairo, arrestando decine di sostenitori del presidente deposto Mohamed Morsi. Il generale fu ucciso a colpi d'arma da fuoco quando le forze di sicurezza aprirono il fuoco contro i sostenitori della Fratellanza Musulmana nella zona. La Corte di Cassazione egiziana aveva precedentemente respinto i ricorsi presentati da dodici detenuti contro le condanne a morte e ai lavori forzati pronunciate nei loro confronti. Le autorità hanno giustiziato tre dei detenuti dopo una sentenza definitiva della Corte di Cassazione. La Corte ha anche commutato le condanne a morte per quattro detenuti in ergastolo o 25 anni, e ha confermato la condanna a 10 anni di lavori forzati per altri cinque, rendendo tutte le condanne definitive e vincolanti. Organizzazioni e istituzioni legali e per i diritti umani locali e internazionali hanno criticato le condanne a morte imposte in Egitto contro gli oppositori del regime di Sisi, sostenendo che siano motivate politicamente. (Fonte: MEMO, 05/09/2024)
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