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IRAN - Karim Khojasteh condannato a morte per aver appeso uno striscione di protesta
26 dicembre 2025: 26/12/2025 - IRAN. Karim Khojasteh condannato a morte per aver appeso uno striscione di protesta
Karim Khojasteh, un prigioniero politico di 64 anni detenuto nella prigione di Lakan a Rasht, è stato formalmente condannato a morte con l'accusa di “baghi” (sommossa o ribellione armata contro l'Imam o l’autorità islamica). La sentenza è stata emessa non per un atto violento o armato, ma solo per aver appeso uno striscione di protesta, una forma di espressione pacifica. La sentenza ha sollevato serie preoccupazioni sull'uso della pena capitale contro il dissenso non violento in Iran.
Secondo le dichiarazioni del suo avvocato, Milad Panahipour, il processo è stato estremamente breve: l’udienza è durata solo pochi minuti, durante i quali il giudice si è limitato a chiedere se l'imputato accettasse o negasse le accuse. Senza un esame significativo della difesa e senza presentare prove chiare, è stata emessa la sentenza di morte per impiccagione, comunicata formalmente a Khojasteh il 6 dicembre 2025.
L'udienza si era svolta in precedenza, il 17 settembre 2025, presso la Sezione 2 del Tribunale Rivoluzionario di Rasht. Tuttavia, il verdetto è stato ritardato di quasi tre mesi, durante i quali Khojasteh è rimasto in uno stato di incertezza giuridica.
Karim Khojasteh, ingegnere e specialista di macchinari industriali, è stato inizialmente arrestato per aver installato degli striscioni di protesta. Nelle prime fasi del caso, è stato accusato di “propaganda contro lo Stato” e tutti gli interrogatori si sono concentrati esclusivamente su questa accusa.
Nonostante l'assenza di qualsiasi rivendicazione di attività armata o di violenza, le accuse sono state successivamente aggravate a “agire contro la sicurezza nazionale” e infine a “baghi”, una delle accuse più gravi del codice penale iraniano, che prevede la pena di morte. Secondo la difesa, in nessun momento le autorità giudiziarie o di sicurezza hanno affermato che Khojasteh avesse assunto una condotta violenta o armata.
A 64 anni, Karim Khojasteh è considerato un detenuto anziano. La condanna a morte di un detenuto politico anziano per un atto di protesta pacifica ha intensificato le preoccupazioni sul mancato rispetto delle considerazioni umanitarie e della dignità umana. La sua famiglia ha ripetutamente espresso preoccupazione per le sue condizioni fisiche e per le condizioni di detenzione nella prigione di Lakan.
https://iran-hrm.com/2025/12/26/karim-khojasteh-sentenced-to-death-for-hanging-a-protest-banner/ (Fonte: Iran HRM)
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