EGITTO: CONDANNATO A MORTE PER L’OMICIDIO DELLA MOGLIE
2 marzo 2012: il tribunale di Shebeen al-Koum, villaggio del governatorato egiziano di Menufiya, nella regione del Delta del Nilo, ha condannato a morte un uomo per aver torturato e ucciso la propria moglie nel 2010.
L’uomo è stato identificato come Said Ibrahim, 43 anni, mentre la vittima, torturata fino alla morte, si chiamava Etimad Belal, di 33 anni.
L’omicida, dopo aver torturato brutalmente la donna e dopo averla rinchiusa in camera da letto, ha appiccato un fuoco procurandole la morte per soffocamento da fumo.
Il motivo per il quale l’uomo avrebbe compiuto un simile crimine risiederebbe nella volontà della donna di recarsi a far visita alla propria famiglia. L’uomo avrebbe ammesso i propri crimini di fronte al tribunale. Le statistiche mostrano che centinaia di donne egiziane perdono la vita ogni anno per mano di un membro della propria famiglia. Secondo un rapporto del 2009 relativo ai diritti umani, in Egitto 260 donne sono morte a causa delle violenze subìte. Secondo lo stesso rapporto, il governo non sta attuando nessuna misura preventiva atta a fronteggiare simili tragici avvenimenti. (Fonti: www.bikyamasr.com 4/2/2012)
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